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Giustizia: avvocati sul piede di guerra

Ciarambino: "C’è chi trama per decretare la fine dell’avvocatura".

 

 Il Presidente dell’ordine degli Avvocati di Foggia Antonio Ciarambino, ed i consiglieri  avvocati Stefano Tedeschi, Carolina Scarano, Antonio Capone e Nicola Famiglietti hanno partecipato attivamente ai lavori della settima Conferenza Nazionale dell’Avvocatura sul tema "Riforma della Giustizia Civile e Penale: il ruolo essenziale dell’Avvocatura" che si è tenuta a Roma nel fine settimana. Nel gravissimo momento che l’avvocatura sta vivendo, i partecipanti alla conferenza si sono confrontati e battuti perché gli avvocati trovino un interlocutore nel Governo e negli organi istituzionali per portare le loro proposte a difesa non della classe forense ma dei cittadini tutti. Infatti, ciò che si sta tentando di fare e che probabilmente si farà, da parte governativa, è l’azzeramento totale  del ruolo fondamentale che hanno gli avvocati come tramite tra le esigenze della  cittadinanza  e le richieste di giustizia. In
questa direzione sono già andati alcuni provvedimenti del precedente Governo e si teme che andranno ad incidere ancora più pesantemente i prossimi provvedimenti del Governo Monti.
“La gravità della situazione ed il momento topico che attraversa l’intera categoria vittima di attacchi indiscriminati, ha sottolineato il presidente Ciarambino, richiedono sangue freddo e  grande capacità di reazione che sappiamo essere propria degli avvocati abituati a combattere anche nel quotidiano. Mai come in questo momento chiediamo ai colleghi di tenersi pronti ad affrontare tempi difficili e durissimi di battaglie contro chi trama per decretare la fine dell’avvocatura”.
Al termine della conferenza l’assemblea ha approvato un documento con il quale si individua l’avvocatura come interlocutore necessario per tutte le riforme che possano interessarla, chiedendo altresì di essere convocati ad horas  dal Governo. Saranno indette assemblee in ogni Tribunale Ordinario.