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Gratis l’autobus a chi usa il treno di FerGargano

La congiuntura economica mette a dura prova diverse aziende, meno una: Ferrovie del Gargano che proprio in questo momento di crisi ha avuto il coraggio di investire ben 3 milioni di euro sulla tratta San Severo-Foggia dove a partire da oggi lunedì 12 dicembre saranno attive venti corse ferroviarie per favorire studenti e lavoratori pendolari nelle ore di punta. Ma la cosa più interessante è che il biglietto e l’abbonamento ferroviario consentiranno la corsa gratuita sulle autolinee urbane di San Severo e Foggia. Presso la sede del Municipio di San Severo la presentazione ufficiale del nuovo ‘treno-autobus’ alla presenza dei vertici aziendali di FerGargano, dall’amministratore delegato, avv. Vincenzo Scarcia, ai direttori di esercizio ing. Daniele Giannetta e ing. Luigi Fantetti. Presenti anche il vice sindaco di San Severo, Primiano Calvo e l’assessore provinciale Luigi Lallo. Assente l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini. ‘Il nostro obiettivo – ha detto Daniele Giannetta – è quello di favorire l´utenza offrendo senza costi aggiuntivi la possibilità di spostarsi sulle autolinee urbane da un capo all’altro delle città di Foggia e di San Severo, tenendo conto anche delle coincidenze con i treni provenienti da Lucera. E questo è solo il punto di partenza. FerGargano oltre a San Severo e Lucera, punta anche a Manfredonia per chiudere il periplo dei collegamenti su rotaia’. Soddisfatto ed orgoglioso il patron di Ferrovie del Gargano, Vincenzo Scarcia. ‘Questo è il territorio di FerGargano, ed era giusto investire su San Severo dove questa azienda è nata. Chiedo solo il vostro conforto, così potremo continuare a crescere. Questa è una grossa operazione costata alla nostra azienda 3 milioni di euro ai quali vanno aggiunti 500 mila euro di cauzione annua e altri 500 mila euro per le tracce. Sarebbe meglio creare un terzo binario tutto nostro sulla Foggia-San Severo. Aspettiamo risposte dall’assessore Minervini che oggi pensavo di trovare qui a San Severo’.

Saverio Serlenga