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Le “tasse” provinciali

Niente aumenti per la “Rc auto” e per la tarsu ma si temono altri tagli dal governo nazionale.

 

 «Dobbiamo essere in grado di "guidare" anziché "subire" la riforma del federalismo fiscale, sostituendo nel nostro vocabolario politico-amministrativo la parola "tagli" con l’idea di una "rimodulazione" delle risorse finanziarie assegnate agli Enti Locali. Ma con le ultime decisioni del Governo Monti bisognerà comunque prendere delle decisioni». Le parole dell’assessore al bilancio, Matteo Cannarozzi, sono quanto mai attuali fu vista dell’ultimo anno di attività delle Province salvo ripensamenti. Un anno che però dovrà fare i conti comunque ed in ogni caso con la pressione fiscale. «Nell’ultimo bilancio l’Amministrazione provinciale ha scelto di non inasprire la pressione fiscale. La tassa sull’Re Auto è rimasta invariata al 12,5%, nonostante moltissime Province italiane l’abbiano aumentata, così come la percentuale della Tarsu che i Comuni versano alla Provincia, ferma al4%. In pochi mesi siamo riusciti a recuperare attraverso un monitoraggio della Tarsu circa 1 milione di euro di maggiori entrate. Due decisioni che dimostrano la volontà di recepire appieno la sfida di una razionalizzazione e di una ottimizzazione delle risorse disponibili. Avendo sempre come costante punto di riferimento il rispetto del Patto di stabilità. È evidente che il quadro complessivo ci ha imposto delle scelte, compiute non senza sacrifici», spiega Cannarozzi che aggiunge: «Non abbiamo fatto mancare, sia pure in questo contesto di rigore finanziario, un investimento di 400mila euro destinato agli arredi scolastici né azioni di valorizzazione e di promozione della cultura, nella convinzione che anche la cultura sia una straordinaria industria e che non si possa considerarla un ramo secco da tagliare in tempi di vacche magre. Abbiamo
guardato ai giovani e al grande dramma occupazionale che purtroppo vivono ogni giorno. Lo abbiamo fatto stanziando una prima tranche di 200mila euro a sostegno delle piccole e medie imprese. Perché è innanzitutto attraverso questo sostegno che è possibile mettere in circolo nuova economia e, di conseguenza, provare a creare nuova occupazione. In ogni caso le difficoltà non mancano», ammette Cannarozzi che rimanda ad una fase successiva le eventuali decisioni da assumere per ritocchi alla pressione fiscale: «siamo comunque preoccupati per la manutenzione stradale e delle scuole, per alcuni servizi essenziali come la fornitura di gasolio, il pagamento delle somme per lo sgombero della neve. E. proprio per questo che vogliamo proseguire nella politica di riduzione dei costi di gestione, di risparmio nella dematerializzazione dei flussi documentali, nel lavoro di ammistrazione virtuosa avviato negli anni scorsi. Con questo documento finanziario doteremo l’Ente di una polizza assicurativa, la cui assenza sino ad oggi ha fatto gravare sulle casse della Provincia qualcosa come 2 milioni 50° euro di transazioni già effettuate per sinistri stradali».