Menu Chiudi

Rodi/ «Parco del Gargano ancora sprovvisto di un piano di gestione»

Il sindaco di Rodi D’Anelli si candida alla presidenza.

 

 Per Carmine D’Anelli il 2011 finisce come era cominciato il 2009: per la terza volta consecutiva si ritrova al primo posto nella speciale classifica riservata al concorso "il miglior sindaco del Gargano" al termine di una votazione on-line e ad un sondaggio telefonico, entrambi condotti dalla emittente radiofonica viestana "OndaRadio". Lo anticipa lo stesso D’Anelli alla Gazzetta: "Mi hanno chiamato dalla radio e mi hanno comunicato la notizia. Certo che mi fa piacere" dice tutto di un fiato "vuol dire che come amministrazione comunale abbiamo lavorato bene." Alle spalle di D’Anelli, ovvero al secondo posto, si è piazzato il sindaco di Vico del Gargano, Luigi Damiani. La terza volta di D’Anelli significa consolidamento di un rapporto ormai sempre più profondo tra lo sperone d’Italia e questo sindaco sanguigno e concreto, che partito dalla gestione di un piccolo ‘paesìno come Rodi è riuscito nella titanica impresa di realizzare il porto turistico nel suo paese, di approdare in consiglio provinciale e di essere nominato presidente della commissione trasporti provinciale. Attualmente presiede la comunità dei sindaci all’ente Parco del Gargano ed il risultato del sondaggio lo pone di diritto tra gli aspiranti più idonei e graditi dalla popolazione garganica a ricoprire la carica di presidente dell’area protetta. La cui fase commissariale, va ricordato, è ormai agli sgoccioli in quanto lo scorso 12 dicembre è partita la procedura d’intesa tra Ministero e Regione Puglia per nominare i presidenti dei due parchi pugliesì, Gargano e Alta Murgia. In concomitanza con l’avvio della formale intesa, D’Anelli ha anche inviato una lettera a Roma, al neo ministro dell’ Ambiente Corredo Clini: "Ho chiesto al neo ministro" dice"in qualità di presidente della comunità dei sindaci dell’area protetta, di essere ascoltato per un confronto sulle criticità del Parco. In più" ha aggiunto D’Anelli "l’ente versa in una grave situazione a distanza di 15 anni dalla sua nascita in quanto risulta ancora sprovvisto di un efficace piano di gestione.

La Gazzetta del Mezzogiorno