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Vico/ Il “Giudice di Pace” si trasferisce a Lucera?

La soluzione nelle mani dei sindaci.

 

 Avete mai sentito parlare dello “Schema di Decreto Legislativo recante la Revisione delle circoscrizioni giudiziarie?”
In maniera seria, dopo mesi di incontri e convegni sul tema della futura geografia giudiziaria, se n’è discusso giovedi 19 gennaio presso il Tribunale di Rodi Garganico, alla presenza del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lucera, Giuseppe Agnusdei, di molti suoi consiglieri, del sindaco di Rodi, Carmine D’Anelli e di altri amministratori comunali in rappresentanza di Vico, Peschici, Carpino, Cagnano, Ischitella e Sannicandro. Il Presidente Agnusdei ha ricordato che il disegno di legge ministeriale prevede la soppressione, in tutta Italia, degli Uffici di Giudice di Pace con un bacino inferiore ai 100 mila abitanti o che trattano meno di 568 fascicoli all’anno, valore soglia per l’intero paese.
A conti fatti,  su 846 uffici di Giudici di pace dislocati su tutto il territorio nazionale, ne sparirebbero 674.
Un colpo di scure più che una revisione delle circoscrizioni!
Tradotto in parole semplici, l’Ufficio di Rodi è nell’elenco dei “soppressi” e dunque il rischio di trovarlo chiuso, è reale.
Immaginiamo lo scenario futuro: potremmo ritrovarci a percorrere, magari per una causa del valore di 500 euro, più di 100 chilometri! Davvero una beffa. E tutto questo a “stretto giro di posta”. Infatti si parla dell’estate come termine ultimo. Ma al problema è stata prevista anche una soluzione: i comuni interessati geograficamente dal servizio giudiziario, possono intervenire, mantenendo l’Ufficio, accollandosi l’onere della spesa economica, garantendo la manutenzione degli immobili, fornendo il personale amministrativo necessario. Il tutto con una cifra preventivata di circa 70-80 mila euro l’anno.
Il Sindaco D’Anelli ha espresso la volontà da parte della sua amministrazione, nel contribuire a sostenere la spesa, dividendo tra i comuni interessati, la cifra necessaria. A ruota hanno dichiarato parere favorevole i rappresentanti degli altri comuni, Vico compreso.
Sulla carta sembra una soluzione fattibile, ma occorrerà un tavolo di concertazione per tramutare una unità di intenti in qualcosa di più concreto. Bilanci permettendo. Certo, spendere 12.000 euro annue a Comune per mantenere un servizio utile e vantaggioso per i cittadini , è sicuramente un buon “affare”, visto l’attuale costo dei trasporti e i disagi che si avrebbero con la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace.
Tra le proposte che sono state ascoltate in aula c’è anche l’eventuale convocazione di un Consiglio Comunale congiunto con i comuni di Peschici, Vico, Rodi, Ischitella, Carpino , Cagnano e Sannicandro.
L’esigenza di unire gli sforzi e di ripristinare un modus vivendi tra colleghi avvocati e forze politiche e sociali del territorio, è sembrata una delle poche strategie vincenti, per lottare contro ogni forma di soppressione.
Perché, come è stato ricordato da più voci, oggi si sta affrontando il problema del Giudice di Pace, domani si dovrà lottare per mantenere la sede del Tribunale di Lucera con le sue sezioni distaccate.
Ma tutto questo, è stato detto, sarà possibile, solo con il coinvolgimento delle popolazioni e della politica, preparando iniziative comuni. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni.

Michele Lauriola