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LETTERA APERTA AI CITTADINI DI PESCHICI

Agli inizi di gennaio 2009 l’attuale sindaco di Peschici inviava alla Procura della Repubblica un esposto-denuncia contro la mia persona in quanto, a suo dire, il 99% delle richieste risarcitorie rivolte al Comune di Peschici venivano fatte dal mio Studio (!!!). Nel citato esposto-denuncia il sindaco testualmente affermava: “Pensare male si fa peccato, ma a volte ci si indovina”.
L’esposto-denuncia del sindaco è stato avallato da due funzionari comunali (il comandante della polizia municipale e il responsabile del settore amministrativo), secondo i quali buona parte delle richieste risarcitorie sembravano essere “frutto esclusivo di comportamenti tutt’altro che corretti ed etici dei patrocinanti”, i quali “riescono ad auto negare il dovere dell’etica professionale che, invece, dovrebbe essere posto al di sopra di tutto”. Secondo i menzionati funzionari comunali “praticamente tutti gli incidentati” erano patrocinati dallo stesso legale (!!!).
Evidentemente per qualcuno la matematica è un’opinione: il sindaco ha parlato di 99% , mentre i due funzionari si sono riferiti a tutti gli incidentati! Dati assolutamente non veritieri. Ma ci rendiamo conto?  
A causa delle calunnie di cui sopra e a causa di altre calunnie gratuite provenienti da una persona già condannata penalmente per avere diffamato la lista civica alla quale appartenevo, sono stato indagato (anche per associazione a delinquere!) e intercettato.
Alla fine, però, la verità è emersa: il procedimento penale contro di me è stato archiviato.
Mi sa che il sindaco di Peschici non ci ha indovinato!! Anzi sono stati altri ad indovinarci, ma non sulla mia persona, ma su di lui!! (a buon intenditore poche parole…). E non solo su di lui…
Addirittura è stata tirata in ballo la mia etica professionale. Non permetto a nessuno, ripeto a nessuno, di entrare nel merito della mia etica professionale.
In paese addirittura giravano voci su presunti computer e su presunti documenti sequestrati presso il mio Studio!
Non è la prima volta che sono stato diffamato. Ci sono abituato ormai.
La mia posizione di Consigliere comunale di opposizione è stata “scomoda” per molti (ho ricevuto minacce, anche di morte, mi hanno incendiato la macchina). Anche la mia professione non è gradita a “qualcuno” (comunque continuerò ad esercitarla…).   
E’ in corso di redazione denuncia-querela per calunnia e diffamazione per i gratuiti attacchi alla mia persona.
Un’ultima notazione di natura politica. L’amministrazione comunale ormai è giunta all’ultimo anno di mandato. Signor sindaco, non si preoccupi, non mi candiderò sindaco (ci sono già altri che lo faranno…), mi candiderò solamente per rivestire (se il Popolo me lo consentirà) la carica di Consigliere comunale (a servizio dei cittadini e non a servizio di interessi personali) e, magari, di Assessore (se il futuro Sindaco vorrà). Ci vediamo alle prossime elezioni amministrative….Se anche questa volta, sindaco, si sentirà offeso, è libero di querelarmi (come ha già fatto). Faccia pure…  

Giuseppe FALCONE