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“Per un’altra Vieste”. Il Giorno della memoria e l’Italia sono anch’io

“A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno inconsapevolmente, che “ogni straniero è nemico”.

 Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora al temine della catena, sta il LAGER.”.  Sono parole scritte da Primo Levi nel libro  “Se questo è un uomo”; la testimonianza della sua prigionia nel lager nazista di Auschwitz dopo essere stato arrestato dalla milizia fascista in Italia.
Oggi è il giorno della memoria. Il giorno in cui tutto il mondo  ricorda l’orrore dell’Olocausto, dei campi di concentramento, dello sterminio di intere comunità e di uomini considerati diversi: : oppositori politici, ebrei, nomadi, omosessuali, disabili, credenti nelle diverse fedi religiose. Non perdere la memoria di quell’orrore è necessario perché esso non possa mai più ripetersi.
“Per un’altra Vieste” partecipa alla celebrazione del Giorno della Memoria.
Non vogliamo perdere la memoria, ma vogliamo dare il nostro contributo per la diffusione, anche a Vieste, di quei valori che impediscano il diffondersi di sentimenti razzisti e xenofobi che si infiltrano nelle nostre vite. Ancora oggi molti pensano che "ogni straniero è un nemico". Per questo abbiamo aderito al comitato "L’Italia sono anch’io" che, in tutta Italia, sta raccogliendo le firme per due proposte di legge per la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori non italiani e per il diritto di voto amministrativo per gli stranieri residenti da almeno cinque anni nel nostro Paese.  
Vogliamo "ricordare" con degli atti concreti e siamo certi che i diritti civili rappresentino le fondamenta della società. Non esiste una stagione o un tempo o una priorità nei diritti. Anzi, è nei momenti più difficili, come quello che stiamo attraversando, che dobbiamo impedire con determinazione che possa prendere il sopravvento quell’"infezione latente" di cui scriveva Levi. Ed è innegabile che un Paese in cui sono garantiti i diritti sia un Paese più ricco in ogni senso.

Gruppo consigliare "Per un’altra Vieste"
Annamaria Giuffreda
Giuseppe Calderisi