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Cagnano/ “Differenziata” per i rifiuti la Regione boccia 3 Comuni

Non raggiunta la quota del 15% anche a Ischitella e Vieste.

 

 La Regione ha nominato commissari ad acta per i Comuni che non hanno varcato la soglia del 15% in materia di raccolta differenziata; e che non hanno presentato proposte relative ad interventi per potenziamento dei servizi finanziabili con fondi ad hoc. Tre i centri garganici sui quali s’è abbattuta la mannaia regionale: Cagnano Varano, Carpino e Vieste. Provvedimento che non può che essere condiviso, pur se non si comprendono i motivi per i quali penalizzati siano solo questi tre Comuni e non tutti gli altri del comprensorio del Gargano nord che pure si trovano in situazioni analoghe. Infatti, l’unico Comune che nel 2011 ha toccato la soglia del 15% di quota di raccolta differenziata dei rifiuti è stato Rodi Garganico, con un percentuale del 15.1 % a fronte del 10.5% del 2010,
corrispondente, in percentuale a circa cinque punti percentuali in più. Strana la situazione di Cagnano Varano che pure nel 2010 aveva comunicato alla Regione un dato da primato, ben il 31,9 per cento di raccolta differenzia; percentuale che ha avuto l’anno successivo un crollo verticale, essendo la percentuale scesa al 6.9% , quantificabile in oltre il 25 per cento in meno. Segue a ruota il Comune di Carpino che, a fronte del 6.3 per cento del 2010 ha fatto un passo un ulteriore passo indietro nel 2011 con una percentuale scesa ancora sino al 5.2 per cento, oltre un punto in meno. Stesso discorso per Ischitella che aveva il 9.2% di differenziata nel 2010, sceso all’BA % nel 201 l. Di fronte alla scelta della Regione di sanzionare «solo» tre comuni garganici ci si chiede quali siano i criteri adottati per promuovere e/o «punire». Le amministrazioni comunali hanno l’obbligo di comunicare mensilmente i dati riferiti al servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani. I numeri sono trasmessi telematicamente dai singoli comuni pugliesi e si riferiscono alla quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e a quella residuale, secondo quanto previsto da una legge regionale di cinque anni fa. Da evidenziare che i Comuni delle Isole Tremiti e di Peschici sia nel 2010 che l’anno scorso non hanno reso noti i quantitativi di indifferenziata e differenziata prodotti. L’assessore regionale alla qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, ha spiegato che «il provvedimento è un ulteriore tentativo, parallelamente ad una ulteriore deroga dei tempi per l’accesso ai fondi, di responsabilizzare gli enti locali; di avviare con loro una interlocuzione diretta individuando nei vertici delle loro strutture tecniche l’interfaccia per gli uffici regionali. Si tratta di un passaggio delicato, ce ne rendiamo conto, ma abbiamo inteso intraprendere questa via – le parole di Nicastro – per facilitare i compito dei Comuni, per snellire i passaggi e raggiungere più agilmente un obiettivo che fino ad ora non si è centrato: l’elaborazione di proposte per il potenziamento dei servizi di raccolta utili a elevare i dati medi di raccolta differenziata a livello regionale. Il mancato accesso al finanziamento da parte dei Comuni potrebbe determinare un ostacolo per la Regione Puglia al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale».

Francesco Mastropaolo