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Peschici/ “STELLA COMETA” FA BOOM!

Vigilia di uno degli eventi più attesi nella storia del ‘divertissement’ di Peschici in tempi di ’magra’ (è paese turistico si sa, e vive d’estate): due appuntamenti programmati per il 29 dicembre, uno incastonato nell’altro, per la gioia delle orecchie e per soddisfare la smania di vincere, altro che “l’importante è partecipare”. Il primo: un concerto di musica popolare che definire ‘fantastico’ è di certo limitativo. Il secondo (inserito nel primo): l’estrazione dei biglietti vincenti della prima Lotteria di Fine Anno. Cosa volere di più? Il tutto nell’ambito della rassegna “Stella Cometa – Natale in casa… peschiciana” voluta e organizzata dall’accoppiata vincente “Punto di Stella”-“Peschici Eventi”, una associazione e la sua costola operativa che interagiscono per creare nuovi attrattori fuori stagione.

IL CONCERTO = La sua spina dorsale è costituita dal gruppo sammarchese dei “Festa Farina e Folk” la cui esperienza musicale nasce agli inizi degli anni ’80 con un gruppo di giovani musicisti (Angelo Ciavarella, Leonardo Ianzano, Raffaele Nardella e Teo Ciavarella) che si dedica alla riscoperta del canto popolare del luogo natìo e del Promontorio in generale. L’input gli viene dalla lettura di un passaggio di Pier Paolo Pasolini: ‘in fatto di musica il Gargano, di popolare e tradizionale, ha poco o nulla. All’affermazione fa da contraltare la pubblicazione di un libro del preside Raffaele Cera, “Canti popolari di San Marco in Lamis”, il cui lavoro di raccolta operato dalle docenti Rachele Delle Vergini e Maria Villani è completato dal lavoro di ascolto delle registrazioni e di trascrizione su pentagramma curato dal M.tro Luigi La Porta, musicista, direttore e compositore, e Tonino Lombardozzi, fisarmonicista e organista cultore di canto popolare religioso e tradizionale.

Il gruppo comincia allora a studiare i testi e le musiche, nonché a raccogliere ulteriori documenti canori, ricavandone subito l’idea di creare un gruppo stabile con l’intento di conservare il patrimonio di canti popolari e proporlo in forma di spettacolo. Di fondamentale importanza il contributo di Teo Ciavarella, all’epoca giovane musicista geniale e creativo, oggi affermato pianista jazz in ambito internazionale. Fu proprio quest’ultimo obiettivo che impose ai giovani musicisti una riflessione importante sull’uso di strumenti e arrangiamenti. Scelta di fondo: conservare il canto popolare e tradizionale come pervenuto ai ricercatori (ossia solo attraverso la voce o al massimo con l’accompagnamento di un unico strumento quale la chitarra o la fisarmonica) oppure proporre il canto in veste più ‘spettacolistica’. In ogni caso ciò che appariva scontato e fuori discussione era la intangibilità della melodia (piacevole o meno).

Quanto alla strumentazione fu fondamentale la considerazione che, ferma restando la melodia, ogni situazione di tempo, luogo e persone aveva sempre ‘accompagnato’ la melodia con gli strumenti a disposizione. Pertanto, se prima la scelta cadeva su chitarra, fisarmonica, percussioni di vario genere usati alternativamente o insieme, ora poteva essere ampiamente giustificata la scelta di una strumentazione più moderna che però non si sovrapponesse alla componente principale del canto popolare (la melodia). Di qui l’uso di basso elettrico, batteria, sassofono e a volte tastiera. Il nome – Festa Farina e Folk – nasce per assonanza al vecchio detto borbonico ‘festa farina e forca’ che individuava nel divertimento, nell’abbondanza di grano e nella rigidità delle punizioni i tre elementi utili a un re per assicurarsi un popolo fedele e rispettoso. Ovviamente con le armi della musica la forca veniva definitivamente debellata per fare posto a una espressione certamente meno violenta: Folk.

Ma nei tre elementi del nome si individua anche uno dei momenti creativi della musica popolare: infatti proprio nelle feste estive coincidenti con la raccolta del grano si creava l’ambiente favorevole per lo scambio e quindi la divulgazione delle conoscenze musicali di ognuno. Nella festa del grano, ossia della farina, si viveva il momento della creatività popolare che in definitiva è il folk. Dalla volontà comune iniziale e dal clima amichevole venutosi a creare nella fase di studio del lavoro, si è concretizzato il progetto della realizzazione pratica della prima cassetta dei “Canti popolari di San Marco in Lamis” Vol. 1°, il 14 febbraio 1984 nello studio MTB di Bologna.

La formazione subì successivamente diversi cambiamenti, rimanendo sempre però a un buon livello artistico anche grazie al contributo di Michele Gaggiano, chitarrista e arrangiatore autodidatta ma di grande ingegno e bravura, nonché dei vari componenti: Rachele Bonfitto, Manuela Di Summa e Angela La Porta, voci femminili di grande spessore e intonazione popolare, Teo Lombardi, eclettico chitarrista, Natale Fratino, Antonio Scola e Giuseppe Soccio, anch’essi alla chitarra, Giuseppe Bonfitto al basso, Tiziano Paragone alle percussioni, Matteo Canistro di San Giovanni Rotondo al flauto e sassofono.

A cinque anni dalla prima registrazione, il gruppo incide nel 1989 la seconda cassetta intitolata “La luna in te lu puzze” Vol. 2°, con una originale raccolta di canti e canzoni in dialetto sammarchese, talune appartenenti alla tradizione orale o tratte dal citato libro “Canti Popolari”, altre nate dalla fantasia di Leonardo Ianzano (‘La luna inte lu puzze’) e di Leonardo P. Aucello (‘Carevunella’). A qualche anno dalla pubblicazione della seconda cassetta, il gruppo si scioglie e come traccia del suo passaggio nella proposta culturale sammarchese restano le due musicassette dei canti pubblicati. Ma come araba fenice che risorge dalle proprie ceneri, dopo circa quindici anni di silenzio Angelo Ciavarella, Raffaele Nardella e Leonardo Ianzano riescono a coinvolgere Michele La Porta, Mario Masullo e Claudio Bonfitto a intraprendere una nuova avventura in un genere musicale che mai avevano toccato nella loro carriera di musicisti.

Così, dopo due anni di duro lavoro nell’ombra, il gruppo si ripresenta al pubblico nel maggio del 2005 con un nuovissimo spettacolo dove propone nuove elaborazioni di vecchi brani tradizionali nonché nuovissime composizioni di pizziche, tarantelle e ballate. Ne entrano a far parte Anna Pia Nardella al canto, Emanuela Nenna e Carmine Lops alla chitarra. Diversi gli spettacoli portati in giro dal 2005 al 2007 nella provincia foggiana, per lo più concentrati sul Sub-Appennino Dauno, che hanno visto il nuovo gruppo Festa Farina e Folk al centro di apprezzamenti e incoraggiamenti a proseguire sulla strada intrapresa. La qualità della musica già prodotta viene arricchita dall’ingresso nel gruppo della violinista Erica Centola e dalla chitarrista Caterina Cavallone. Purtroppo per motivi di lavoro lasciano il gruppo Anna Pia Nardella, che però viene coinvolta nell’esecuzione di “La Vadda de Stignane” contenuta nel cd, ed Emanuela Nenna.

Questo periodo ha visto anche fortificarsi la collaborazione con Angelo Gualano, apprezzato cantautore sammarchese nonché compositore e produttore artistico, che ha portato il gruppo a concentrare il lavoro sulla realizzazione di un nuovo cd musicale.
Quasi un intero anno di lavoro e di pazienza da parte di tutti, soprattutto da parte di Gualano, ha fatto sì che il pubblico sammarchese il 25 agosto 2007, nel cortile dell’Edificio scolastico Balilla, potesse ascoltare e apprezzare in anteprima il nuovissimo cd intitolato ‘Festa Farina e Folk’. Attualmente il gruppo è formato da: Leonardo Ianzano, Raffaele Nardella e Angelo Ciavarella (decani e fondatori del gruppo), Claudio Bonfitto, Michele La Porta e Mario Masullo (con la loro esperienza musicale hanno permesso la rinascita del gruppo), Angelo Gualano (collaboratore esterno per tanti anni è oggi parte attiva e produttiva del gruppo), Angelo Ciavarella jr. (elemento di indiscusso valore musicale, entrato a far parte del gruppo da alcuni mesi, ha dato un apporto notevole con la sua chitarra tanto da essere elemento indispensabile della formazione attuale). L’insieme di questa miscela ha portato il gruppo Festa Farina e Folk ad affermarsi al II Festival Nazionale della Musica Popolare svoltosi a Brindisi il 13 novembre 2010.

LA LOTTERIA = Autentica “invenzione” dell’equipe di “Peschici Eventi”, appare per la prima volta nella poliedrica operatività della cittadina garganica a fine estate 2012. Fissati i termini principali, è stata portata avanti con ostinazione fino a vararla all’interno della rassegna “Stella Cometa” e farne uno dei punti di riferimento peculiari delle attività associative per sostenere i costi delle diverse iniziative in programma. Messi in vendita mille biglietti, se ne sono smaltiti la quantità necessaria ad acquistare i cinque premi in palio:
1° Tv Color 32” Samsung LCD
2° Cellulare Nokia C2-02
3° Yogurtiera Moulinex YG 231
4° Cestino Enogastronomico
5° Lettore MP3 Grundig 2GB.
L’estrazione avverrà all’interno del concerto di Festa Farina e Folk il 29 dicembre partendo dal quinto, a scalare, fino al primo. Ai vincitori facciamo tutti i nostri complimenti. Appuntamento quindi a domani sera, dalle 19 in poi, fra musica e… ansia. E buon 2013 a tutti!

puntodistella.it