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Il consiglio degli studenti Unifg chiede le dimissioni del rettore Volpe

Nota del consiglio degli studenti al termine del bilaterale con il rettore dell’Università degli studi di Foggia.

 

Il Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Foggia ha partecipato in data 10 gennaio ad un bilaterale indetto dal Magnifico Rettore Prof. Giuliano Volpe in merito alla sua scelta, comunicata alla comunità accademica ed alla stampa lo scorso 4 gennaio, di autosospendersi dalla carica come conseguenza  della sua candidatura presso il Senato della Repubblica per le prossime elezioni politiche.
All’ampia e approfondita discussione, presieduta dal Presidente del Consiglio degli Studenti dott. Vincenzo M. Padalino, hanno preso parte, oltre che ai Consiglieri degli studenti ed al Rettore, anche il Direttore Generale dott. Costantino Quartucci ed il Capo di Gabinetto del Rettore dott. Tommaso Campagna.
Nel corso dell’ampia ed approfondita discussione numerosi interventi dei Consiglieri hanno sottolineato come la scelta delle dimissioni con effetti immediati sarebbe stata maggiormente garantista nei confronti dell’immagine dell’Ateneo, che concretamente correrà il rischio di: essere strumentalmente accostato alle scelte del Prof. Volpe nell’ambito della competizione elettorale attualmente in corso e vedere intaccato lo spirito etico sul quale si basa lo stesso Statuto dell’Ateneo che, all’art. 1, affida all’Università il compito di affermare la propria indipendenza da qualsiasi condizionamento ideologico, politico, religioso ed economico.
Pur affidando i compiti al pro-rettore, permarrebbero infatti tutti gli Organi di Governo dell’Università legati alla stessa elezione del Rettore, col forte rischio di indirizzare pesantemente l’operato e le scelte, anche politiche rispetto alle prossime scadenze elettorali, della comunità accademica.
Il Consiglio degli Studenti ritiene dunque che il procedere al più presto al rinnovo del massimo organo di rappresentanza dell’Ateneo sia l’unica scelta auspicabile affinché si possa procedere serenamente all’elezione, ed alla successiva nomina da parte del futuro Governo, del nuovo Rettore che, a norma della L. 240/10, resterà in carica sei anni.