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Vieste 7 aprile 2013: Giornata parrocchiale della vita

 

In sintonia con i numerosi messaggi della Chiesa Italiana, la parrocchia di Gesu’ Buon Pastore, sotto la spinta e la guida del parroco Don Tonino, non ha voluto tacere a tali inviti e ha “generato” la festa della vita che, nella sua seconda edizione, ha dato la propria impronta al senso della vita vissuta nel proprio cuore.

L’esortazione rivolta ai partecipanti alla iniziativa – di qualsiasi ceto ed età –  è stata quella di riconoscere la situazione di tante persone – soprattutto i giovani –  provate dall’assenza di prospettive di lavoro,  dal persistere di un forte senso di incertezza, e dalla insicurezza provocata in alcuni anche da uno stato fisico disagiato.
i rapporti interpersonali, oggi più che mai , suscitano paura e portano a rimandare scelte importanti come il matrimonio e la procreazione all’interno della coppia coniugale.La crisi del lavoro – ma anche dei valori – riduce le natalità provocando lo squilibrio demografico che sta toccando il nostro Paese: l’inevitabile e progressivo invecchiamento della popolazione priva la nostra società di quel patrimonio che i figli rappresentano e crea difficoltà al mantenimento di attività lavorative tradizionali della propria famiglia.

Abbiamo bisogno di riscoprire il valore della vita, di tutelare le principali relazioni tra le persone, in particolare quelle familiari: «Solo l’incontro con il “tu” e con il “noi” apre l’“io” a se stesso» ebbe a dire il Papa BENEDETTO XVI durante il Discorso alla 61a Assemblea Generale della CEI il 27 maggio 2010.
L’esperienza di una festa parrocchiale per la vita porta  dunque a vivere il volontariato, educandoci a offrire qualcosa di noi stessi,a offrire il nostro tempo, la nostra compagnia e il nostro aiuto. Questo l’importante messaggio dei bambini attraverso i numerosi palloncini colorati che, a termine della manifestazione, hanno lanciato verso il cielo e che si sono librati grazie al vento di una domenica non proprio primaverile.
In questo si riconferma il valore della persona, il valore e il rispetto della natura e del creato , il valore di qualsiasi bene civico che tutti hanno l’obbligo di rispettare.
Bisogna dunque saper “guardare la vita per  poter  guadagnare la propria esistenza”. Un motto che necessariamente deve poter coinvolgere tutti.
Commovente anche la testimonianza della signora Filomena Clemente che tra l’emozione e l’applauso generale ha esortato ad accogliere sempre la vita anche quando questa presenta seri problemi soprattutto nell’accettazione delle persone diversamente abili. Proprio queste persone diventano davvero un raro tesoro che riempie il cuore di tanta gioia.