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Abusivismo edilizio sul Gargano “offeso” la battaglia continua

Da Torre Mileto a Zaiana. A gennaio di parte con Calenella.

 

L’ambiente nel Gargano è stato un tema sentito nel corso del 2013, e lo sarà certamente anche nell’anno prossimo. Torre Mileto, la piana di Cale­nella, la spiaggia di Zaiana, il Roccamare di Rodi, Capojale: tutti luoghi interessati dalla di­scussione incentrata sull’abu­sivismo edilizio. Se a Torre Mileto non se ne verrà mai a capo di una situazione assurda che va avanti da anni, a Calenella si può ancora fare in modo che venga salvato un pezzo di Gar­gano di inestimabile valore na­turalistico. L’adozione del nuovo piano regolatore, avvenuta ufficial­mente più di un mese fa a Vico, ha mostrato tutti i punti deboli di una società civile e politica che dovrebbe invece essere at­tenta alle questioni ambientali e paesaggistiche. Il Pug di Vico, infatti, prevede lottizzazioni e cementificazioni nella piana che ne deturperebbero la bel­lezza e metterebbero a rischio la salute dei cittadini trattandosi di una zona ad elevato ri­schio idrogeologico come più volte dichiarato dagli enti su­periori. La scadenza per le op­posizione per presentare ri­corsi e modifiche è fissata alla prima metà di Gennaio, e ad oggi non sembra che ci siano state barricate difensiviste né da parte degli esponenti del­l’opposizione, né tantomeno da parte di ambientalisti accu­sati da qualche ex politico vichese di immobilismo. Torre Mileto è ormai insalvabile – o si condona o si butta giù, ma che si sappia – Calenella sì, Rodi forse. Nel comune del primo cittadino Nicola Pinto è aperta una querelle che va avanti da diversi anni ormai tra la locale sezione del WWF ed i proprie­tari di un edificio sorto a pochi passi dal mare. Tra denunce, processi e lungaggini giudizia­rie, l’edificio Roccamare di Ro­di continua ad essere aggrap­pato alla roccia sul mare, con tutti i pericoli annessi. Situa­zione atipica interessa invece la piana di Zaiana, dove da un giorno all’altro si è venuti a co­noscenza della formazione di una strada asfaltata nel bel mezzo della spiaggia. Il 2014 dovrà essere un anno di risposte concrete alle tante domande di cittadini, ambien­talisti, organi di stampa. Si do­vranno capire diverse cose: a Torre Mileto si troverà una so­luzione o si continuerà a vivere nell’ abbandono totale da parte delle autorità? A Calenella, gli oppositori faranno delle battaglie concrete per non permettere la lottizzazione sfrenata prevista dal nuovo piano rego­latore comunale? E ancora, a Capojale si vedranno i tanto ri­chiesti frangiflutti in modo da contrastare il fenomeno dell’ e­rosione delle coste? Con le do­mande si potrebbe continuare all’infinito, essendo l’ambien­te un tema piuttosto delicato e forse mai affrontato in maniera adeguata dalle varie auto­rità. C’è da registrare un certo movimento – nuovo – nei con­fronti del Gargano e delle sue vicissitudini ambientali. Il presidente del Parco, Stefano Pe­carella, ha incontrato alcuni sindaci del territorio per discu­tere proprio di abusivismo la scorsa settimana, con la spe­ranza di porre fine ad un malanno del nostro ambiente. "Abbiamo a disposizione mez­zo milione di euro per far fron­te all’abusivismo nel Gargano, ora metteremo su una task for­ce e poi si vedrà il da farsi." Ap­parentemente pochi i soldi da utilizzare, ma come sottoli­neano i sindaci, "meglio questi che niente.’: Che il Gargano ri­vestirà una parte importante nel mondo politico ed istitu­zionale nel corso del prossimo anno è testimoriiato anche dal­le parole del neo presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca, presen­te alla conferenza di fine anno di Pecorella, che ha commen­tato: "I! Gargano rappresenta non solo un orgoglio per la no­stra provincia ma un brand co­nosciuto e riconosciuto a livel­lo nazionale ed internazionale. La provincia deve crescere al traino del Gargano e di questo brand". Il prossimo sarà dunque l’anno della svolta per molti comuni che vivono il problema dell’abusivismo e del dissesto. Il primo appuntamento è con Calenella, dove a metà Gennaio si saprà se si procederà al­la lottizzazione o si fermeran­no le manie costruzionistiche di alcuni personaggi politici. In seguito, verranno avviati i la­vori di rifacimento dell’alveo del canale Acquarorra a Lesina Marina, con la speranza per i titolari delle abitazioni che ven­ga posta la parola ‘fine’ sulla vi­cenda annosa del dissesto ­idrogeologico. A Capojale si aspetta di sape­re se arriveranno i frangiflutti, e se l’erosione delle coste sarà stato solo un grande spavento. Il 2014 vedrà impegnati am­bientalisti ed associazioni ad interloquire giocoforza con le istituzioni, con la società che vorrà riappropriarsi della pro­pria terra e con la stampa attenta alle vicende ambientali che colpiscono il Gargano. L’accento posto sulle questio­ni dell’abusivismo, del disse­sto delle cementificazioni in­sensate avrà un seguito anche nel prossimo anno, e i riflettori su Torre Mileto, Cale nella, Zaiana, Capojale e tutti gli altri posti che vivono una situazio­ne di disagio ambientale, re­steranno accesi anche nel corso del prossimo anno, segno che il Gargano deve essere il motore dell’economia della provincia; di una provincia che ha da investire nel Gargano per puntare ad un turismo di maggiore qualità. La sfida è lancia­ta. Ora ognuno giochi la sua partita, noi saremo lì a raccon­tarla.

Giuseppe Ciccomascolo
L’Attacco