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Peschici/ Tuppe delle Pile verso il recupero urbano

Apertura delle buste contenenti le offerte delle ditte.

 

Per la realizzazione del progetto di riqualificazione del rione Tuppe delle Pile si è ormai in dirittura d’arrivo. Ieri giovedì 6 marzo -con inizio alle ore 10- è stato il via all’apertura delle buste contenenti le offerte delle ditte interessate a partecipare alla gara d’ap­palto per l’affidamento dei lavori. Il termine ultimo per le ditte – come si ricorderà- era quello di martedì 4 marzo, ore 12. Boom di offerte. Infatti di plichi in Comune ne sono giunti ben 72. Un altro – sempre di plico- è arrivato ma fuori termine massimo, alle ore 13,40. Tra le 72 offerte, la commissione di gara (componenti d’Adduzio, Gravino e Ta­vaglione) dovrà individuare (mediante criterio di aggiudicazione del prezzo più basso da offrire in ribasso percentuale sull’importo dei lavori posto a base di gara) la ditta che effettuerà fisicamente i lavori. Si avvia così alla fine l’iter dell’in­tervento. Evasi tutti i passaggi prope­deutici: l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto definitivo degli interventi di riqualificazione di 780mila euro, la nomina della commis­sione di gara per l’apertura delle offerte pervenute finalizzate all’affidamento dell’incarico professionale di progetta­zione esecutiva, direzione dei lavori, misura e contabilità, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed ese­cuzione dei lavori (in favore dell’inge­gner Michele Giuseppe Marino, il cui progetto è stato approvato con deter­minazione del II settore n. 13 del 15 gen­naio 2014), oggi è tempo di scoprire la ditta che effettuerà i lavori. Come si ricorderà l’opera di riqualificazione co­finanziata dal Comune per il 30 per cento (in euro sono 180mila), e per la re­stante parte (600mila euro) da fondi comunitari-regionali, venne annunciata dal sindaco Franco Tavaglione nell’ago­sto 2013. L’intervento riguarda uno dei quartieri più "famosi" del piccolo pae­sino garganico. Il rione Tuppo delle Pile è un quartiere che a causa del suo espan­dersi in misura disordinata e sponta­nea, negli anni scorsi ha finito spesso per assurgere agli onori, si fa per dire, della cronaca riguardante gli abusivismi edilizi. Ora è atteso da un piano per riqualificarlo. Come? Attraverso un pro­getto dell’importo complessivo di 780mi­la euro legato alla rigenerazione urbana di parti di città della legge regionale, la n. 21 del 2008, e sistemi urbani in coe­renza con le strategie comunali e intercomunali finalizzate al miglioramen­to delle condizioni urbanistiche, abitative, socioeconomiche, ambientali e cul­turali degli insediamenti umani e mediante strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e dei soggetti pubblici e privati interessati.

Francesco Trotta