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Peschici/ Il sindaco è fiducioso sui rilievi della Corte dei Conti

Imposto per il Comune un Piano di rientro: “ ma non c’è da preoccuparsi eccessivamente sul presunto dissesto” – ha rilevato Tavaglione – “elimineremo le criticità attraversi operazioni rigorose”.

 

"Sono fiducioso di riuscire nell’intento di eliminare le criticità rilevate dal­la Corte dei Conti e dimettere in sicurezza i conti del Comune. Faremo ogni sforzo, monitoreremo la situazione periodicamente, apporteremo correttivi laddove ce ne sarà bisogno. Saremo in­somma rigorosi". Franco Tavaglione, sindaco di Peschici "vede" rosa il futuro economico finan­ziario per l’ente da lui guidato all’indomani della seduta del 13 marzo scorso (l’ultima di una lunga serie di sedute dell’assise scattata lo scorso 24 febbraio) durante la quale è stato approvato il piano di rientro per rientrare dalla massa de­bitoria comunale (ammonta a5milioni e 400mila euro e proviene dall’ esercizio 2010) accertata dalla Corte dei Conti. "Sono fiducioso" spiega il sindaco "perché il Comune vanta crediti per più di 11 milioni, la cui parte grossa è rappresentata dal recupero di tributi da riscuotere. A tal pro­posito ci siamo già attivati per indire la gara finalizzata ad individuare il privato cui affidare il recupero delle somme". Dopo la presa d’atto della deliberazione del 17 ottobre 2013 della Cor­te dei Conti – sezione regionale di controllo per la Puglia, che ha posto diversi rilievi al ren­diconto di gestione per l’esercizio 2010 del Ca­mune di Peschici, il Consiglio Comunale ha quindi deliberato lo scorso 13 marzo (dopo di­verse sedute dedicate all’argomento) l’adozione del Piano di rientro. Si sono così poste le basi per consentire all’ente non solo di avere un bilancio stabilmente riequilibrato alla data del 31 dicembre 2015- ma di poter tranquillamente ac­cantonare le necessarie somme per il pagamen­to delle procedure giudiziarie in corso e di re­stituire l’anticipazione di tesoreria entro il ter­mine del 30 ottobre 2015. Da subito si opererà sui contratti dei servizi scaduti o in scadenza, i quali verranno rimodellati sulla base dell’economia nazionale attuale con la riduzione dei costi. In più il bilancio di previsione 2014 di prossima stesura punta ad un equilibrio strutturale at­traverso uno schema che prevede da una parte delle maggiori entrate (come il piano alienazioni immobiliari per il complessivo importo ancora da realizzare per 2milioni e 673 mila euro; l’addizionale comunale IRPEF per complessive 25 mila euro annue; l’istituzione dell’imposta di soggiorno a decorrere dall’esercizio finanziario 2014 ove in via prudenziale è previsto un introito di circa 300mila euro annue; l’aumento dell’ l,06 per cento dell’aliquota dell’IMU, che comporterà un maggior introito di 250mila euro) e dall’altra la riduzione delle spese.

Francesco Trotta