Menu Chiudi

Giovani attori peschiciani alla conquista del territorio

Domenica 6 aprile, alle 20, nell’Auditorium "Lanzetta" di Vico del Gargano, la peschiciana Associazione Culturale e Teatrale "Ars Nova" presenta la sua prima opera andata in scena, in duplice rappresentazione, appena una settimana fa a Peschici il 29 e 30 marzo: "Il Contratto", commedia in tre atti di Eduardo De Filippo.  Gli interpreti, che in entrambe le apparizioni hanno ben figurato
riscuotendo un bel successo di pubblico, si ripeteranno davanti a un
pubblico ancora più esigente ricoprendo, col solito entusiasmo e una
imprevedibile passione, i personaggi creati dall’immenso drammaturgo
partenopeo.

E così Elia Salcuni sarà ISIDORO, Matteo Elia Costantino il
BRIGADIERE, Maria Pia Masella la FOTOGRAFA, Camilla Tavaglione SILVIA
TROCINA, Francesco Mastromatteo CARMILUCCIO TROCINA, Giuseppe
Mastromatteo GIACOMO TROCINA, Mimmo Tozzi l’UFFICIALE GIUDIZIARIO,
Mariella Palazzo la NOTAIO, Angela De Sio & Francesco Martella i SUOI
FIGLI, Giuseppe De Sio GERONTA SEBEZIO, Maria Luisa Marino la
GIORNALISTA, Antonio Costantino NAPOLEONE BOTTA, Raffaele Delli Muti &
Francesco D’Arenzo le GUARDIE, Fiorenza Tavaglione PALMIRA TROCINA,
Stefano Biscotti l’UFFICIALE SANITARIO, Antonio Pirro LANCIANO, Anna
Costante MADDALENA TRIUNFO, Mauro Candido PASQUALE SALINES, Tea
Mastromatteo la CAMERIERA.

Al cast degli attori si aggiungono in
partecipazione straordinaria: il musicista M.tro Giuseppe Petrarca e
Filomena Mastromatteo, Nicola Costante, Ezia Santoro, Angela e Tea
Costante, Matteo Mastromatteo, Michele Costantino. La scenografia è
affidata a Mimì Mazzone e la regia a Stefano Biscotti. Trucco e parrucco
Giacinta Biscotti, fonico Luciano Lamonaca, operatore di ripresa, Mimì
Martella.

LA SCHEDA ("Il Contratto") = Commedia in tre atti scritta e
interpretata da Eduardo De Filippo il 1967. La trama – Personaggio
principale è Geronta Sebezio, un uomo alto, magro, 55enne, nobile
discendente, dice lui, di una ricca aristocratica famiglia da cui in
gioventù ha ricevuto un’ingiustizia: i fratelli lo hanno fatto interdire
ed espropriare di tutte le proprietà ricevute dall’eredità paterna
poiché, per generosità e amore del prossimo, donava a chiunque ne avesse
bisogno il suo denaro.
Ridotto a vivere in una piccola proprietà di
campagna, Geronta continua a donare agli altri il suo amore per
l’umanità, "senza nessuno scopo di guadagno personale", come fa
sottoscrivere nel "Contratto" a chi ne richieda il suo aiuto. La vicenda
quindi si sviluppa, in situazioni a volte paradossali altre surreali,
intorno a questa clausola per la gioia e l’interesse degli spettatori.

puntodistella.it