La stazione unica varata dalla Provincia due anni fa comincia ad avere adesioni. L’ex ass, Farina: “Positiva l’adesione del Comune di Lucera, mi aspetto anche quella annunciata di Foggia e di S. Severo. I Comuni affidano appalti a più cifre ad una stazione unica della Provincia sotto lo “sguardo” della Prefettura.
«Colgo molto positivamente il clima che dopo le elezioni amministrative sta favorendo ed accompagnando la discussione circa l’adesione dei Comuni della Capitanata alla Stazione Unica Appaltante. È un segnale virtuoso di lungimiranza e di responsabilità da parte dei sindaci eletti e, ovviamente, una conferma della bontà del provvedimento varato dall’ Amministrazione provinciale guidata da Antonio Pepe». È il commento di Domenico Farina, ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici, alle adesioni delle Amministrazioni comunali di Capitanata alla Stazione Unica Appaltante, organismo immaginato ed istituito nel corso del mandato presidenziale di Antonio Pepe alla guida dell’Ente di Palazzo Dogana. «La nostra fu un’intuizione vincente, una dimostrazione di buona politica e di corretta amministrazione. Non posso nascondere la soddisfazione per le adesioni che si stanno registrando in queste ore. Osservare come sempre più sindaci riconoscano la strategicità della struttura che ho personalmente costruito e che fu condivisa dalla Giunta e dal Consiglio provinciali è un motivo di profondo orgoglio – afferma Farina -. In una qualche misura fummo quasi dei pionieri nel rivoluzionare l’approccio politico ed amministrativo ad un tema delicato come quello degli appalti pubblici. Abbiamo spianato la strada, anche sul fronte propriamente culturale, ad una questione che è diventata materia centrale dapprima delle campagne elettorali e successivamente dell’attività amministrativa dei Comuni in cui si sono rinnovati gli organismi di governo». «L’adesione da parte del Comune di Lucera, la dichiarata volontà di adesione manifestata dai sindaci di Foggia, Franco Landella, e San Severo, Francesco Miglio, segnano dal mio punto di vista l’inizio di una nuova era – sottolinea l’ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici -. La Stazione Unica Appaltante, infatti, non è altro che uno strumento di trasparenza, legalità, lotta e contrasto alle infiltrazioni mafiose nell’imprenditoria, contenimento e razionalizzazione dei costi e delle spese – precisa Farina -. È uno strumento che ‘garantisce’ la parte politica della pubblica amministrazione, facendo in modo che essa si concentri sugli indirizzi e sugli obiettivi politici e sulla qualità dei servizi erogati invece che sulle procedure tecniche di appalti ed affidamenti». «Spero vivamente che nei prossimi mesi altre Amministrazioni comunali scelgano di seguire questa strada, che abbiamo tracciato nella convinzione, di compiere un atto nell’interesse dei cittadini, del territorio e del sistema economico provinciale – conclude l’ex’ assessore provinciale ai lavori Pubblici -. I fatti, oggi, cistanno dando ragione».