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Un sequestro della regia corte a tutte le fonderie e commercianti di ferro di capitanata nel 1583

Da un sequestro ordinato dalle regia corte come riportato nel titolo ,in un importantissimo documento rinvenuto dal sottoscritto  presso l’archivio di stato di Napoli rinveniamo importanti notizie sulle attività esistenti a Ischitella e sul Gargano.

Apprendiamo infatti l’esistenza di una fonderia di ferro a Ischitella di un tale Cola di Mastro Domenico  che per quei tempi doveva rappresentare una specie di odierna fabbrica produttrice di ferro,acciaio e pece  dell’epoca,
Il volume di affari infatti delineato nel libro-mastro allegato che ricopriva un periodo che andava dal 1581 al 1583,era infatti notevole.
Le circa trenta pagine del documento rilevano una ricca attività del” fondachiero”  regio ischitellano cos’ì veniva denominato  che forniva materiale di ferro e acciaio ad altri “fondaci” titolari di magazzini per la raccolta del ferro di Vieste,Rodi,Vico,Monte Sant’angelo,Peschici ,ed altri di Capitanata.
Nel documento si rinvengono ordini di merce soprattutto da Vieste e Manfredonia verso un tale Cessa di quella città.
Ma la ricca documentazione di ordini prova come il fonditore d’Ischiella non fosse un semplice fabbro per essere un fonditore regio e quindi autorizzato dalla regia corte e nelle lettere a lui pervenute erano indirizzate con il titolo di Magnifico che si dava solo a persone di un certo rango come notaii,medici  ed altri che avevano una certa influenza come il nostro, che doveva rappresentare un industriale di qui tempi,visto che il ferro e l’acciaio  che servivano per spade,cannoni, scudi ed altre cose assai usate in quel tempo erano di primaria importanza.
Il tutto però è documentato solo per due anni dal 1581 al 1583,perché a partire dal 1/7/1583 fu ordinato dalla regia corte la sospensione di tale attività e il registro dei registri contabili,probabilmente per dei debiti o riportazioni poco chiare negli stessi libri,probabilmente omissioni di proventi alle regia corte,gli evasori fiscali esistevano anche allora.
Non sappiamo se in seguito le fonderie e i magazzini di ferro furono riaperti dopo i dovuti chiarimenti,ma una cosa è certa che dopo due anni di fiorente attività,il 1/7/1583 ,sospesero la loro attività.

Giuseppe Laganella.