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Verso le elezioni/ Ersilia Nobile: “il coraggio del NO al baratto amministrativo”

Riceviamo e pubblichiamo.

 

 Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili a Vieste.

La pugnalata al sindaco Nobile, dei suoi fidi, ne è la tangibile testimonianza.

Non entro nel merito se Ersilia Nobile, abbia saputo o meno adempiere al suo mandato.
Lascio alla piccola-grande storia viestana il compito del giudizio. I rigori – ci ammonirebbe Maradona – li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli.

Ma, parafrasando Flaiano, mi va di sottolineare di come la situazione politica a Vieste sia grave ma non seria.

Non è serio che Gaetano Zaffarano, creato, da Ersilia Nobile e Raffaele Zaffarano respinto a più riprese e bastonato dall’ex governatore viestano Spina Diana, oggi, buttano alle ortiche soprattutto un’amicizia.
Sfuggiti, si sono barricati nel loro egoismo, cercando di trarre profitto dallo sfascio, pensando solo di sopravvivere.

E che dire di Parisi e Notarangelo?
Di quante maschere si copre oggi NESSUNO, alias il nulla?

Né, è passata nella mente dei nostri, che la questione morale, anche se esiste da tempo, oramai è diventata una questione politica ed essenziale. Come non dedurre che dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni?

Come può un cittadino comune aver aspettative dopo siffatte incomprensibili azioni a soli 20 giorni della scadenza naturale del mandato amministrativo?
Dov’è in tutto ciò la politica?
Ma veramente tutto è possibile in politica?
Non c’è un limite?
E il valore umano?
E il paese?

Ma forse molto più semplicemente Ersilia Nobile, da sempre estranea alla politica politicante, alla politica dei doppi sensi, dello sdoppiamento (amici e/o politici a tempo) paga il coraggio di dire no al baratto amministrativo magnificato, come esempio emblematico, in questo post sulla sua pagina facebook dal presidente del Consiglio Comunale, Michele Mascia…..

  – Meglio liberi che schiavi..
Nella vita non si finisce mai di imparare anche l’impossibile diventa
possibile specie quando la fantasia non ha limiti, quando non c’è un freno
ai propri impulsi diabolici.
Una riunione importante si doveva siglare l’accordo tra il clan di Mimi
Spina e quello di Raffaele Zaffarano, accordo approvato all’unanimità poi
quello che non t’aspetti un ricatto morale, Mimi come ai vecchi tempi
risorge dalle ceneri e diventa un diavolo e rivolgendosi alla platea ordina
ai Consiglieri Comunali di dimettersi immediatamente per sciogliere il
Consiglio comunale perché chi non si dimette e’ fuori la lista.
Che miseria politica chiedere a me che presiedo il Consiglio di dimettermi,
Io sono un uomo d’onore non mandero’ a casa Ersilia piuttosto rispondo
sdegnato che non mi frega niente di candidarmi con un simile ricatto morale,
sono un uomo d’onore (…)

E ora, alzi la mano, chi vorrebbe un siffatto sindaco!

E’ certificato: il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili a Vieste.

Grazie e auguri, cara Ersilia, sincera e disinteressata amica di Vieste.

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