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Lo statuto dell’Università d’Ischitella nel 1593 (26° parte).

Ancora si contenta che lo stesso barone che per le obligazioni e con altri giurati e quali hanno vigore di carcere si proceda conservati furoni i diritti per altri debiti civili i cittadini di detta terra possano n’è debbiano stare sotto chiave ,ma avanti i locali della corte e possano e pretendosi paghino al capitano un tarì di pena e vadino sotto chiave e standone carcerati sotto chiave per pagamenti fiscali non siano tenuti a pagare partilli.
Ancora si contenta detto barone che nelle due difese dell’Università chiamate una la difesa della fontana e l’altra la difesa di bascio alla padula esso Sig. barone non ci possa andare con animali indomiti,ma abbia a stare a regola come tutti gli altri cittadini.
Ancora detto sig. barone si contenta che dell’acqua che serve e si dà per adaquare lo giardino si faccia la tavola e di stare a regola come tutti gli altri cittadini.
Ancora che lo stesso Sig. barone si contenta che i sig. capitani per quanto servano non vogliano andare n’è possano procedere a quella di ingiuria se non come di diritto si provveda della conforme la regia pragmatica.

Giuseppe Laganella