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Reporter della Tua Città/ Vieste: Con il blu per volare senza cadere.

Domenico Modugno riscosse un intramontabile successo grazie al ” blu dipinto di blu”, che gli permise di poter volare nell’universo della canzone e fra le nuvole del cielo.
Il blu è sicuramente uno dei più bei colori che la natura possa offrirci ma è anche il colore del mare e del cielo, quando, mutando d’intensità, la natura, nostra vita e compagna, ci avverte che contro di essa non è troppo lecito abusare, perché il suo amore sa a volte tramutarsi in odio.
Ma torniamo a mettere i piedi per terra perché, se per Modugno era possibile volare nel blu, la nostra Amministrazione usa il blu per ancorare (le auto) sull’asfalto, mentre il viso del proprietario diventa, a seconda dei casi, verde per la somma da pagare.
In quel caso il simpatico blu diventa antipatico, mentre Il giallo tende a scomparire e il bianco è appena riscontrabile sulle strisce zebrate pedonali attualmente quasi tutte consumate e non ancora rinnovate. No, qualcuna è stata fatta negli ultimi giorni!!
A Vieste sembra diventata di grande prerogativa la necessità di far cassa presto e senza troppi problemi, dimenticando che fra gli utenti ci sono anche i viestani ( speriamo tutti) che con le tasse già contribuiscono a mantenere le necessità della nostra comunità. Forse con lo sconto ma anche il Viestano, nel periodo estivo, deve pagare!!. Per questo le colonnine sono spuntate dappertutto, un pò come i funghi in un autunno piovoso…. e sono diventati blu anche alcuni spazi dove fino allo scorso anno non si poteva assolutamente parcheggiare.
Dopo un anno di governo cittadino le cose molto più serie stentano a farsi vedere. I bidoni, con cumuli di immondizie, esalano odori nauseabondi, molteplici angoli delle zone ottocentesche sono mini discariche dal tramonto fino al mattino ( ma questo lo dobbiamo all’inventore del “Porta a Porta”, che non è la trasmissione di Bruno Vespa), i marciapiedi sono luridi, i bidoni sulle spiagge compaiono e scompaiono, i lampioni del centro città sono ingialliti o anneriti dal tempo e molti hanno le lampade fulminate che non vengono sostituite. Dovrebbero confortare i recenti lavori di bitumazione che, con la rimozione dei pini e la messa a dimora dei lecci, hanno abbellito diverse strade e le hanno rese più sicure……..ma si dice in giro che sia merito della passata Amministrazione.
Siamo a ferragosto e fa caldo. Ripensiamoci (forse!) dal prossimo inverno. Chissà che a qualcuno non venga voglia di ridonare a Vieste l’antico motto “da paese a Città” che la renda davvero una bomboniera pienamente vivibile e condivisibile, come tutti vorrebbero e tutti se lo aspettano!!

Bartolo Baldi