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Corte Conti/ “Vieste: rispettato piano di rientro – II semestre”

”Accerta il rispetto del piano di rientro con riferimento al secondo semestre 2017”: così la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Puglia (Presidente Cosmo Sciancalepore), come emerge in una recente deliberazione interessante il Comune di Vieste.
Con una passata delibera, relativa ai rendiconti 2011-2014, la Corte dei Conti pugliese ha “accertato, nei confronti del Comune di Vieste, una lunga serie di criticità e, con specifico riferimento alla grave e strutturale carenza di liquidità rilevata“.
Da qui, “ha contestualmente richiesto l’approvazione di un piano di rientro, riferito agli esercizi 2017-2019“, da presentare “nei 30 giorni successivi alla approvazione da parte del Consiglio comunale, con obbligo di monitoraggio semestrale da inviare a questa Sezione entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ciascun anno, che preveda l’integrale pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili esistenti e dei debiti che acquisteranno tali caratteristiche durante la durata del piano e, inoltre, la completa restituzione della anticipazione di tesoreria ottenuta e la ricostituzione dei fondi vincolati eventualmente utilizzati”.
Il Comune di Vieste ha dato ”riscontro a quanto richiesto dalla Corte dei Conti con le deliberazioni del Consiglio comunale n.39 del 31 luglio 2017 (presa d’atto del contenuto della deliberazione n.89/PRSP/2017) e n.51 del 24 agosto 2017 (approvazione del piano di rientro), inviate alla Corte dei Conti insieme ad ulteriore documentazione tra cui le deliberazioni del consiglio (Imposta di soggiorno – regolamento – modifiche ed integrazioni dal 1° gennaio 2018), (Modifiche al regolamento di contabilità) e (Variazioni al piano triennale LL.PP. 2017/2019 – annualità 2017 e al bilancio di previsione 2017/2019 ai fini dell’approvazione del Piano di rientro), corredate da alcuni allegati”.
”La Corte dei Conti, con pronuncia n.148/PRSP/2017, accertava la congruità del piano triennale di rientro, approvato e presentato dal Comune di Vieste a seguito della deliberazione n.89/PRSP/2017, quale prima misura correttiva necessaria al fine di evitare che si realizzi la condizione di dissesto finanziario”, rinviando ”la verifica degli effetti delle misure correttive, già adottate o da adottare nel corso del triennio considerato, al previsto monitoraggio semestrale”.
”Pur ritenendo congruo il piano di rientro e pur tenendo conto delle diverse iniziative correttive poste in essere nel frattempo dal Comune di Vieste”, la Corte di Conti ”evidenziava vari aspetti potenzialmente ostativi al pieno risanamento finanziario dell’ente”. La Corte dei Conti giudica ”connotate da eccessivo ottimismo le previsioni relative alla riscossione delle entrate tributarie. Molto positiva veniva, invece, valutata l’intervenuta aggiudicazione provvisoria dell’immobile “ex mercato coperto” per un prezzo di vendita di euro 1.650.000,00.” ”Preoccupazioni venivano espresse in merito alla disastrosa situazione finanziaria della società partecipata Aurora Porto turistico di Vieste e alla relativa lettera di patronage”.
Dopo l’adozione della deliberazione n.148/PRSP/2017, il Comune di Vieste ha comunicato di aver riscosso il saldo per la vendita dell’immobile “ex mercato coperto” (..) e di aver modificato le norme regolamentari comunali al fine di anticipare la riscossione della Tari (..). Il Comune di Vieste ha trasmesso il primo monitoraggio semestrale con lettera del 29 gennaio 2018. Nella stessa occasione, il Comune chiedeva di modificare le previsioni del piano di rientro prevedendo una assunzione nell’Ufficio tributi, senza modifiche in ordine all’importo della spesa del personale (…) Con e-mail dell’8 febbraio 2018, il Comune forniva chiarimenti in merito alle riscossioni dell’imposta di soggiorno riferita al 2017 e ai corrispondenti pagamenti. L’Organo di revisione, con nota del 15 febbraio 2018, ha confermato i dati indicati dal Comune di Vieste nel monitoraggio del 29 gennaio 2018”.
In conclusione, la Corte rammenta che ”il risanamento potrà considerarsi realizzato non a seguito di meri accertamenti ma di riscossioni e solo in assenza di nuovi debiti certi, liquidi ed esigibili sostitutivi, parzialmente o totalmente, di quelli attualmente presenti o di anticipazioni di tesoreria da rimborsare o fondi vincolati da ricostituire”.

 

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