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Scioglimento Consiglio comunale Mattinata, rese note le motivazioni. “Accertate forme di ingerenza da parte della criminalità, che espongono l’amministrazione a pressanti condizionamenti”

E’ stata notificata ieri, 5 aprile 2018, la relazione del Ministro del’Interno Minniti relativa allo scioglimento del Consiglio comunale di Mattinata, nel quale – come da provvedimento del 16.03.2018 del Consiglio dei Ministri (vedi legge di riferimento) -, sono state ”accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, che espongono l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendone l’imparzialità”. Sempre relativa a ieri la data di protocollo della documentazione.
La commissione straordinaria
Come risaputo, sono Giuseppe Canale, Antonietta Lonigro e Antonio Scozzese i Commissari prefettizi per la gestione temporanea del Comune mattinatese, per un periodo che di 18 mesi, prorogabili fino a 24. Il Dottor Giuseppe Casale è Viceprefetto, la Dott.ssa Antonietta Lonigro Viceprefetto, il Dott. Antonio Scozzese, dirigente di II fascia Area I.
Dalla nomina della Commissione d’accesso agli atti allo scioglimento del Consiglio comunale
Si ricorda come il già Prefetto di Foggia, Maria Tirone, aveva disposto l’invio della Commissione d’accesso agli atti con nomina e insediamento avvenuti lo scorso 24 maggio 2017. La Commissione è stata composta dalla d.ssa Daniela Lupo, Viceprefetto, dal Ten. Col. Pierpaolo Mason, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia e dal Cap. Francesco Salanitro, Comandante della 3^ Sezione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari.
Dopo la nomina per un periodo di 3 mesi, la prima scadenza era avvenuta il 24 agosto 2017. Dopo la proroga di 3 mesi, determinata il 24 agosto 2017, la successiva scadenza era avvenuta lo scorso 24 novembre 2017.
La relazione del Ministro dell’Interno
Dalla relazione del Ministro dell’Interno emerge che “il Comune di Mattinata (..) presenta forme d’ingerenza della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, nonchè il buon andamento ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica“.
“I lavori svolti dall’organo ispettivo hanni preso in esame la cronice criminale ed il quadro ambientale, nonchè il complessivo andamento gestionale dell’istituzione locale con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e le consorterie criminali, evidenziando come l’uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato nel favorire soggetti o imprese collegati direttamente o indirettamente (…)”.
Nella relazione del Ministro dell’Interno “viene evidenziata la continuità che ha caratterizzato la conduzione dell’ente negli ultimi anni“, in considerazione della presenza di membri del’attuale consiglio comunale nell’amministrazione 2010 (Il Comune di Mattinata ha rinnovato i propri organi elettivi nelle amministrative del 25 maggio 2014).
“Diversi esponenti della compagine di governo e dell’apparato burocratico del Comune, alcuni con pregiudizi di natura penale – è scritto nella relazione del Ministro dell’Interno – annoverano frequentazioni ovvero relazioni di parentela o di affinità con persone controindicate o con elementi delle famiglie malavitose localmente egemoni“.
Sono stati “presi in considerazione anche gli atti intimidatori compiuti nei confronti dle responsabile del settore polizia municipale, il quale ha più volte denunciato di avere subiti danneggiamenti della propria autovettura“.
La Commissione d’indagine ha quindi “esaminato l’attività gestionale dell’ente con specifico riferimento al settore degli affidamenti di lavori e servizi pubblici tradizionalmente esposto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata“.
Realizzazione impianto sportivo
Da questo punto di vista, come riporta il Ministro dell’interno nella sua relazione, “assumono valore emblematico le vicende relative al’affidamento delle opere di realizzazione di un impianto sportivo aggiudicate a maggio 2014 (..) ad una società il cui socio ed amministrativo ed il responsabile tecnico sono stretti parenti di un noto capoclan“.
Come riporta lo stesso Ministro nella sua relazione “le opere in argomento – che avrebbero dovute terminate entro il primo settembre 2016 – ad oggi (la relazione porta la data del 15 marzo 2018,ndr) non sono state consegnate all’amministrazione comunale, risultando pertanto prive di certificazione di agibilità (…)”.
“E’ altresi emerso che il Comune non ha esperito alcun accertamento antimafia con il riferimento alla società concessionaria la quale, in violazione delle previsioni contenute nel contratto di appalto, non ha attivato le prescritte coperture assicurative – osserva nella sua relazione il Ministro – e non ha dato comunicazione all’ente dell’elenco dei propri dipendenti“.
Servizio gestione parcheggio a pagamento
“Ulteriori anomalie sintomatiche di uno sviamento dell’agire amministrativo a vantaggio di ambienti controindicati – è riportato nella relazione del Ministro dell’Interno – sono state riscontrate in relazione alla gara informale mediante procedura negoziata per l’affidamento – limitamente al periodo maggio – ottobre 2016 – del servizio di gestione delle aree di sosta a parcheggio a pagamento senza custodia nel centro urbano, avviata a marzo 2016 di quell’anno. Ed invero – è scritto ancora nella relazione del Ministro – con determina del successivo maggio il servizio è stato aggiudicato ad un’impresa il cui amministratore unico, oltre ad avere pregiudizi di natura penale, annovera frequentazioni con pregiudicati locali. Inoltre, taluni dipendenti della ditta affidataria – che è stata l’unica partecipante alla gara – sono risultati vicini a personaggi di notevole spessore criminale ed hanno tratto vantaggio dall’organizzazione del lavoro adottata dalla ditta medesima“.
Chiosco bar
Inoltre, è stato “segnalato che un chiosco bar collocato nell’area verde municipale è gestito da una società titolare di una concessione sall’occupazione di suolo pubblico rilasciata nel 1995, il cui amministratore unico è un consigliere del quale è documentata la vicinanza ad un personaggio con pregiudizi penali, legato alle consorterie locali (..)”. Ancora: “Tra le ditte destinatarie di affidamenti diretti nel settore della cura del verde pubblico nel periodo 2014 – 2016 figurano altre società che annoverano tra i propri dipendenti o amministratori taluni soggetti vicini ad ambienti malativosi per rapporti parentela, affinità o frequentazione“.
Circoli privati
“Altra vicenda emblematica – è scritto tra l’altro nella relazione del Ministro – è quella relativa a due circoli privati titolari di autorizzazioni alla somministrazione di alimenti e bevande ed all’installazione di apparecchi da gioco lecito, notoriamente frequentati da soggetti controindicati, tra cui il capoclan di cui si è detto. In proposito, viene segnalato che a settembre 2017 un dipendente comunale è stato controllato all’interno di uno dei circoli in questione e che, al momento del rilascio delle predette autorizzazioni, l’amministrazione comunale ha omesso di effettuare la comunicazione (ai sensi di legge,ndr), provvedendo alla revoca dele stesse a seguito della motivata richiesta in tal senso da parte del Prefetto“.
Il ricorso
Naturalmente contro gli atti relativi allo scioglimento, il Comune di Mattinata, attraverso il suo legale rappresentante, potrà presentare ricorso presso le sedi competenti, dal Tar fino al Consiglio di Stato.
statoquotidiano

 

 

 

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