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Gli alunni della scuola media di Vieste con don Antonio Spalatro al Politecnico di Milano

PoliCultura è un concorso del Politecnico di Milano rivolto agli alunni dai 5 ai 18 anni. Alle classi partecipanti è chiesto di realizzare una narrazione multimediale su un tema a propria scelta, una vera e propria attività di digital storytelling che consiste nel raccontare storie combinando testi, immagini, audio, video con l’ausilio di strumenti digitali. All’edizione 2019 di PoliCultura ha partecipato anche un gruppo di alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Rodari Alighieri Spalatro” di Vieste con la narrazione multimediale “L’ultimo posto”. Il video-racconto realizzato dagli alunni, coordinati dalle professoresse Chiara Spalatro e Francesca Di Lauro, racconta la vita del Servo di Dio don Antonio Spalatro. I ragazzi hanno scelto di trattare questo tema, come spiegano nel video introduttivo, per far conoscere meglio e più ampiamente la figura del giovane sacerdote viestano a cui è intitolata la loro scuola. “L’ultimo posto”, dopo aver superato ben tre livelli di selezione, è giunto in finale. Una delegazione di otto alunni, accompagnati dalle insegnanti, si è recata a Milano lo scorso 7 giugno per partecipare alla cerimonia di premiazione che si è tenuta presso l’aula Rogers del Politecnico. I nostri ragazzi, dopo aver trascorso una mattinata di formazione nelle aule della prestigiosa università milanese, si sono aggiudicati una menzione speciale per “La valorizzazione dei rapporti con il territorio”. I video, presentati in anteprima alla cittadinanza durante una delle serata della “Festa a Maria” in Cattedrale, si possono rivedere sul sito del Concorso PoliCultura http://www.policultura.it/premiazione/finalisti o anche sul canale YouTube della scuola (Scuola Media Vieste) https://tinyurl.com/y3kp2959 . Il Concorso è stato per gli studenti un’occasione di crescita sia in termini di conoscenze che di competenze, in particolar modo di comunicazione e digitali. I ragazzi hanno inoltre imparato che lavorando in maniera cooperativa e responsabile si possono raggiungere obiettivi ambiziosi e ottenere grandi risultati. Ecco un bel modo di fare scuola che travalica gli schemi classici e le pareti dell’aula e mira a coinvolgere in maniera più attiva gli studenti. Il dirigente scolastico prof. Pietro Loconte