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IL GARGANO, UN FANTASMA PER LA COMUNICAZIONE RISPETTO ALL’ONNIPRESENTE SALENTO

“Dopo il Salento è una delle mete più frequentate da turisti italiani e stranieri…”. Questa frase, riferita a Vieste, si è potuta  ascoltare in un bel servizio del Tg2 (edizione delle 20,30 del 10 settembre scorso) in cui le immagini hanno illustrato con dovizia di particolari le bellezze di questa città.

Perché sottoponiamo alla vostra attenzione questa frase? Due le motivazioni. Una più strettamente formale, ovvero l’errore nel comparare la frequentazione (flussi) dei turisti di una singola località turistica (Vieste) con un territorio vasto e variegato (il Salento): un paragone ovviamente squilibrato.   

La seconda, un po’ malinconica, è il riscontrare ancora una volta la percezione che hanno gli italiani (finanche un giornalista Rai) del Salento come meta omogenea e contestualizzata di vacanza, un perfetto e integrato mix di più località che sotto l’ombrello di quella denominazione riescono ad avere un appeal comunicativo davvero efficace. Di converso il Gargano sembra un “fantasma comunicativo”: continua a non essere percepito in maniera unitaria e vive di riflesso per le forti presenze generate dalle singole destinazioni.  Da Vieste in primis che, come ignorano (o fanno finta di ignorare) in tanti ambiti istituzionali della Regione (e non solo), continua ad essere la prima destinazione per presenze della Puglia: quasi 2 milioni di presenze, più del doppio della seconda (Ugento).

E allora? E allora è necessario che si costruisca una comunicazione più efficace per il Gargano, inteso nella sua complessità e diversità, che sappia entrare in sintonia con i desideri e le aspettative degli italiani come meta di viaggio e vacanza.

Non dovrebbe essere forse davvero questa, come si usa dire oggi, la “mission” principale dell’Ente Parco del Gargano?    

[QUI DI SEGUITO IL VIDEO DEL SERVIZIO DEL TG2]