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S. Giovanni Rotondo/ La Madonna di Czstochowa “pellegrina” nei luoghi di S. Pio. Da oggi al 25 novembre nel santuario di Santa Maria delle Grazie

Da oggi a lunedì 25 novembre a San Giovanni Rotondo andrà in onda (durerà due settimane piene) la peregrinatio dell’icona pellegrina della Madonna Nera di Czstochowa presso il santuario di Santa Maria delle Grazie. Santuario che domenica 24 novem­bre (dopo la messa delle ore 10 presso la Chiesa di San Pio da Pietrelcina presieduta da padre Fran­co Moscone) accoglierà anche la reliquia del cor­po di san Pio (in ossequio alla consueta trasla­zione in vista del periodo invernale) che rimarrà lì – poco più di 4 mesi – fino all’ultima domenica di quaresima, ovvero il 29 marzo 2020. Lunedì 25 novembre invece è in programma – alle ore 8 – la ripartenza dell’icona, per il ritorno in patria a Jasna Gòra (Monte Chiaro) in Polonia, dove sorge il santuario di Czstochowa.

Sono queste le tre date “clou” del lunghissimo programma stilato per la peregrinatio della Re­gina della Polonia (di cui era molto devoto san Giovanni Paolo II) sul Gargano. L’evento, va ri­marcato, rientra nel quadro – in sostanza segna l’inizio- delle celebrazioni del centenario della nascita del Papa santo polacco (18 maggio 1920). Papa che, come è noto, ebbe un rapporto speciale e personale con san Pio.

Non a caso fu sotto il suo pontificato che la causa di beatificazione e ca­nonizzazione del frate santo più amato dagli ita­liani (insieme a San Francesco) subì una acce­lerata, dopo gli stenti iniziali. Come è noto in Vaticano all’epoca c’era chi remava contro. E fu ancora Papa Wojtyla a proclamare prima beato (2 maggio 1999) e poi santo (16 giugno 2002) il mistico Frate del Gargano.

Non solo. Al Santuario di Czstochowa è legato anche un altro episodio che certifica l’immensa devozione di Karol Wojtyla nei confronti di Padre Pio. Era il 27 gennaio 1972 e padre Bernardino scrisse una lettera ai cardinali, agli arcivescovi, ai vescovi, ad alcune personalità ecclesiastiche e laiche dell’Italia e di altre nazioni, chiedendo loro una lettera postulatoria da inviare al Santo Padre (papa Paolo VI), perché si degnasse di dare “il nihil obstat” per l’introduzione della Causa del P. Pio» Risposero: 19 cardinali, 58 ar­civescovi, 133 vescovi, 43 ecclesiastici, 20 laici.

Una delle prime, «la lettera della Conferenza epi­scopale della Polonia, era firmata da due car­dinali (Stefan Wyszynski, primate; e Karol Wojtya, metropolita di Cracovia) e da 43 tra arci­vescovi e vescovi”. Venne scritta a Jasna Gòra il 3 maggio 1972 con una comune macchina da scri­vere manuale su carta intestata del Primate di Polonia. Tornando all’evento della peregrinatio dell’icona, l’ultima novità in ordine di tempo è la definizione del programma che prevede quindici giorni intensi di venerazione, messe, rosari, An­gelus, preghiere, pellegrinaggi di scuole, parroc­chie e famiglie religiose presenti sul territorio. Ma anche di conferenze, come quella di domani martedì 12 novembre (organizzata insieme al neo rinato Rotary Club di San Giovanni Rotondo) di monsignor Slawomir Oder, postulatore della cau­sa di canonizzazione di san Giovanni Paolo II, che dopo aver officiato la messa delle ore 18 rela­zionerà sul tema: “La devozione di Karol Wojtyla per la Madonna di Czestochowa”.

L’immagine della Madonna Nera di Czestochowa “sbarcherà” a San Giovanni Rotondo (eliporto Pozzocavo) alle ore 15.30 di oggi. Una volta accolta da autorità religiose, civili e militari sarà poi portata in piaz­za Padre Pio, dove dalle ore 16 partirà la fiaccolata verso il santuario, con una breve sosta a Palazzo di Città. La messa delle ore 18 -presieduta da padre Zbigniew Golebiewski, Ordine Paolo primo eremita – Santuario di Jasna Gora – e il santo Rosario meditato con successivo velamento dell’Icona delle ore 20,45 chiuderanno la prima giornata. L’icona della Madonna Nera farà tappa (sosta da poco più di 24 ore) anche Casa Sollievo della Sofferenza (dalle ore 12,30 di venerdì 15 novembre alle ore 16 di sabato). Chiusura lunedì 25 novembre quando il santuario di Santa Maria delle Grazie, la messa delle ore 6.30 e l’Angelus e preghiera delle 7,15 faranno da preludio alla partenza delle dell’immagine sacra alla volta della Polonia.

Francesco Trotta