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NOTIZIE UTILI/ Arriva il bonus sociale per acqua, luce e gas.

Dal 1° gennaio 2020 Bonus sociale acqua, luce e gas saranno estesi a 200 mila nuove famiglie. Arerà, l’Auto­rità per l’energia, ha elevato, infatti, da 8.107,5 a 8.256 euro la soglia mas­sima Isee (indicatore situazione eco­nomia equivalente) per poter ottene­re il Bonus sociale di sconto da applicare sulle bollette di acqua, luce e gas. Restano invece invariate le con­dizioni alternative per ottenerlo: fa­miglie con almeno quattro figli a ca­rico e Isee non superiore a 20 mila euro, nucleo titolare di Reddito Pen­sione di cittadinanza oppure per i casi in cui una grave malattia co­stringa all’utilizzo di apparecchiatu­re mediche alimentate con l’energia elettrica (elettromedicali) indispen­sabili per il mantenimento in vita. Per ottenere il bonus i cittadini de­vono far richiesta al proprio Comune di residenza o presso un ente desi­gnato come Caf e comunità montane. Da quando esiste quest’agevolazione, infatti, le persone che effettivamente hanno richiesto e ottenuto il bonus di sconto, non è andato oltre il 35 % degli aventi diritto. Da segnalare che il bo­nus acqua potrebbe essere seguito il prossimo anno dal bonus rifiuti e dal­l’allargamento del Bonus acqua non solo al consumo ma anche ai costi relativi a fognatura e depurazione, e dal 2021 il riconoscimento automatico dei Bonus applicati direttamente in bolletta alle famiglie che ne hanno diritto senza necessità di doverlo ri­chiedere come avvenuto finora.

Dal 1° gennaio 2020 il bollo auto dovrà essere pagato attraverso il cir­cuito PagoPA. L’altra novità riguar­da la lotta all’evasione. I dati dei vei­coli contenuti nelle banche dati del Pra e dell’Aci d’ora in poi verranno incrociati con quelli delle Regioni, enti preposti all’applicazione della tassa automobilistica ai possessori degli autoveicoli. In questo modo in­formazioni diverse potranno comu­nicare tra loro e chi non paga il bollo auto potrà essere individuato più ra­pidamente e con maggiore precisione. Prevista l’introduzione di altre no­vità sul bollo auto. Per incentivare l’acquisto di auto con un minor impatto ambientale si vorrebbe aumen­tare la tassa sulle auto più inquinan­ti, ridurla sulle auto storiche e in­trodurre il condono, che nel 2019 è stato previsto per le cartelle fino a 1000 euro notificate negli anni com­presi tra il 2000 e il 2010.

Per le interruzioni nella fornitura di energia elettrica nel 2018 per i responsabilità dei di­stributori sono oltre quarantacinque i milioni di euro che saranno resti­tuiti dagli operatori ai consumatori come risarcimento per i disservizi: andranno a riduzione delle tariffe di distribuzione complessive. L’ha sta­bilito l’Arera. La durata delle inter­ruzioni di responsabilità dei distri­butori è in aumento rispetto agli anni precedenti (era stata di quarantuno minuti nel 2017), con ancora marcate differenze territoriali: trentuno mi­nuti in media registrati nell’Italia settentrionale, quarantasei minuti nell’Italia centrale e sessantacinque minuti nell’Italia meridionale.

La notificazione di una cartella de­ve essere fatta nel domicilio fiscale del destinatario. Lo ha stabilito la Cassazione che pur confermando la facoltà del contribuente di eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel comune del proprio do­micilio fiscale per la notificazione de­gli atti o degli avvisi che lo riguar­dano ha specificato che deve risul­tare espressamente da apposita co­municazione effettuata al competen­te ufficio a mezzo di lettera racco­mandata .

Multa nulla se l’autovelox si trova sul senso di marcia sbagliato. Lo ha deciso la Cassazione che ha rigettato il ricorso di un Comune, annullando una contravvenzione per eccesso di velocità al conducente di un’autovet­tura perché l’autovelox si trovava sul senso di marcia sbagliato, perché diverso da quello indicato nel provve­dimento del Prefetto.

Deve essere condannato il nipote che, di comune accordo con il cu­ratore nominato dal giudice tutelare, si assume l’impegno di curare l’an­ziana zia, di cui percepisce metà della pensione e poi la trascura. L’ha sta­bilito la Cassazione affermando che incorre nel reato di abbandono d’incapace il nipote che, nonostante l’im­pegno e percependo metà della sua pensione, trascura l’anziana paren­te.

4,3 milioni di euro a Wind Tre e di 6 milioni di euro a Vodafone sono stati comminati dall’Antitrust per non aver fornito informazioni chiare ed immediate nella promozione di offerte “personalizzate” di winback per i servizi di telefonia mobile rivolte ad ex clienti. Questi, contattati preva­lentemente tramite sms, venivano in­formati solo delle condizioni del pia­no tariffario proposto in termini di prezzo e traffico incluso, ma omet­tendo nel messaggio, informazioni sugli ulteriori costi o vincoli di fini­zione delle offerte. Tale condotta è stata ritenuta idonea a indurre in errore il consumatore medio in or­dine al contenuto della proposta e a fargli assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. L’autorità ha inol­tre accertato che tutte le offerte di telefonia mobile, Wind Tre e Voda­fone hanno pre-attivato diversi ser­vizi e/o scelte aggiuntivi rispetto all’offerta principale, con aggravio di costi, senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore.

Sono ben dodici i siti internet ir­regolari di assicurazione individuati dall’Ivass. L’Autorità di vigilanza ha segnalato dodici siti di assi­curazione fuorilegge. Si tratta di: ww.assicuralatemporanea.com, www.feniceassicura.it www.assicurazioniabaco.it, www.globaleassicu- ra.it, www.assicurazionecolombo.it, www.misterpolizza.com, www.bro-kerassicurazioni.net, www.myassi- curazione.net, www.categoriabre- ve.eu, www.onebrokerassicurazio- ni.it, www.facileassicura.com, www.polizzadiretta.eu. Secondo l’Autorità non sarebbero autorizzate a emettere polizze. La distribuzione di polizze assicurative tramite i se­guenti siti risulterebbe quindi irre­golare. Le polizze ricevute dai clienti sarebbero false e i relativi veicoli non sono assicurati.