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Ischitella/ Anche un albergo diffuso nel progetto comunale sui “borghi più belli”

 Anche Ischitella si candida ad entrare nel lotto dei Comuni che si insignono del marchio “più belli d’Italia”. Il consiglio comunale ha approvato una delibera che rispolvera un Piano di recupero del centro storico risalente agli anni ’80, voluto dall’allora assessore all’urbanistica Nazzareno Voto e dal consigliere Giu­seppe Merolla.

L’assessore all’urbanistica, Anna Rita Russo, in base a quel piano ritiene «doveroso e im­prorogabile» proporre la candidatura. «Le origini del centro storico – informa una nota del Comune – risalgono al V-VI sec. a.C., quando alcuni gruppi si insediarono nell’area di “scarcafarina”, oggi, sottoposta a tutela della Soprintendenza di Foggia.

Le origini dell’abitato odierno si fanno risalire all’XI se­colo. Il paese, a forma di nave, si sviluppa lungo l’asse est-ovest ad un’altitudine di circa 314 metri sul livello del mare, degradando dolcemente verso occidente e goden­do dell’incantevole vista sull’istmo, che separa il lago di Varano dal mare.

Il profondo legame con il cuore antico, “a terra” (nome dialettale del nucleo primordiale), o “a suttana” (parte di sotto), quasi totalmente disabitato, situato nel­la parte più occidentale, si esprime attraverso il luogo stesso.

L’impianto urbanistico, le porte del “Rivellino” e della “Purtedda” e le archi­tetture presenti, sono l’unica reale cerniera con la storia e con la cultura locale; qui, la preziosa dimensione spazio-temporale, rende le vie inaccessibili ai veicoli a motore, protegge dal sole e dal vento, che soffia forte dal mare, cu­stodisce chiese, piazze, scale, viuzze».

La disanima continua. «A breve – informa l’assessore – partiranno i lavori per migliorare la fruizione abitativa anche in previsione di una pos­sibile ospitalità diffusa. In programma, numerose ini­ziative culturali. Sabato 21, in concomitanza con il “Pre­sepe Vivente”, organizzato dalla “Pro Loco Comunale Uria”, l’amministrazione Guerra, presenterà il progetto “I borghi più beffi d’Italia».