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Monte S. Angelo/ Cade e muore operaio casertano

Un operaio di 54 anni, originario della provincia di Caserta, è morto all’ospedale di San Giovanni Rotondo dove era stato ricoverato dopo essere caduto mentre era al lavoro. Secondo gli accertamenti dei carabinieri l’uomo, martedì mattina, stava effettuando dei lavori di messa in sicurezza di un muro di contenimento in un cantiere in località Poggio del Sole, nel comune di Monte Sant’Angelo. Per cause ancora da accertare è caduto da un’altezza di circa 10 metri. Soccorso, è stato trasportato all’ ospedale di San Giovanni Rotondo: le sue condizioni sono apparse subito gravi. La vittima lavorava per una ditta della provincia di Benevento ed era regolarmente assunto.

«È una strage continua ed inaccettabile in un Paese civile. Non è mai una fatalità morire sul lavoro. Mancano i controlli, non si fa prevenzione, non si fa lanecessaria formazione». Così si esprime la segreteria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Si fanno sentire anche i dirigenti pugliesi. «È un’altra tragedia inaccettabile —dice il segretario della Filca-Cisl Puglia, Antonio Delle Noci — che impone misure drastiche da parte delle istituzioni. Bisogna intensificare i controlli, e bisogna aumentare la formazione per i lavoratori. Secondo l’osservatorio indipendente di Bologna in Puglia i morti sul lavoro dall’inizio dell’anno sono 34. L’edilizia è il settore più a rischio, e le cadute dall’alto rappresentano purtroppo un triste primato. Non finiremo mai di ripeterlo: i controlli non sono mai troppi. Una grossa mano in questo senso può venire dal personale dei nostri Enti bilaterali, preposti proprio alla sicurezza. Ma è importante anche che tutti i lavoratori siano adeguatamente formati e informati».

«Alla politica — dicono Salvatore Bevilacqua e Pierpaolo Frisenna della Uil di Puglia — rivolgiamo un accorato appello affinché non proroghi più gli interventi necessari a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori edili e intensifichi i controlli per punire quelle situazioni in cui si sacrifica irresponsabilmente la sicurezza dei lavoratori sull’altare del profitto ad ogni costo. Abbiamo denunciato in più frangenti come il decreto sblocca-cantieri sia inappropriato rispetto alle reali esigenze del settore: va riformato e anche in fretta».