La fotografia che la nona edizione di “OlioOfficina Festival”, la kermesse che gira intorno al mondo degli oli da oliva ci restituisce è davvero straordinaria. Per il secondo anno consecutivo “Biorussi”, storica azienda olivicola di Carpino, è stata tra i protagonisti dell’evento portando a casa ben quattro riconoscimenti.
Un Gargano ricco di eccellenze, consapevole del suo potenziale e soprattutto capace di competere con le sfide globali. L’eccellenza nascosta tra le pieghe della normalità. Peccato che i soli a non esserne consapevoli sono proprio i garganici.
Della serie se mi esamino mi umilio, se mi confronto mi esalto. A conferma di quanto poco sappiamo sfruttare le immense ricchezze nascoste nel nostro territorio, poi arrivano, i dati dell’estate.
Ed ecco riaffiorare l’atavica tiritera del non saper stare insieme e tanto meno saperci valorizzare. L’eccellenza dell’Agriturismo BioRussi ne è una delle tante conferme del Gargano “dove il sole è in ogni cosa”.
Resterà un sogno un Gargano inclusivo in cui le molte territorialità possano coesistere e nessuna di esse pretenda l’espulsione delle altre?
Esistenze e coesistenze possono darsi nella misura in cui prevale la volontà di definirsi in relazione con l’altro e non contro l’altro?
Grande Gargano, questa è l’esortazione!
E’ imprescindibile un progetto che risponda alla domanda di come possiamo stare insieme, quali le regole, quali le modalità.
Il nostro territorio non è un asino!
Intanto grazie ai tanti BioRussi, ai tanti scrigni di qualità che affannosamente riescono a raccontarci per il mondo.