Michele Emiliano potrebbe restare presidente della Regione più del previsto. La possibilità che le elezioni regionali possano slittare a causa del Coronavirus non è più un’ipotesi remota. L’idea circola da giorni negli ambienti politici romani e baresi.
Di certo l’emergenza sanitaria in atto ha già prodotto un risultato: l’ipotesi che le elezioni regionali (non soltanto in Puglia ma anche in Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Campania e Valle d’Aosta) si potessero celebrare il 17 o al massimo il 24 maggio sembra ormai tramontata. Nel governo non sono ancora state prese decisioni in merito. I prossimi giorni saranno decisivi.
L’attenzione sarà rivolta ai bollettini dell’Istituto superiore di sanità: qualora il numero delle guarigioni avrà raggiunto quello dei nuovi contagi, allora le elezioni regionali anche in Puglia potrebbero celebrarsi – secondo fonti del governo – fra il 10 e il 15 giugno, spostando sostanzialmente di un mese l’apertura delle urne. Ma nel caso in cui il pareggio fra contagiati e guariti restasse una chimera, si dovrà valutare un secondo scenario, che prevede lo spostamento delle regionali e delle amministrative all’autunno.
Un’ipotesi, quest’ultima, che è considerata più plausibile anche in presidenza di Regione: «Anche perché bisognerebbe presentare le liste dei candidati almeno 45 giorni prima della data delle elezioni – dicono dalla presidenza, dove hanno cominciato a fare un po’ di calcoli – e per come sta evolvendo la situazione sembra impossibile votare a giugno».
Effettivamente sarebbe difficile immaginare in questo contesto, in cui sono limitati anche gli assembramenti di persone, lo svolgimento di una campagna elettorale con tanto di comizi e manifestazioni pubbliche da parte di un esercito di candidati consiglieri regionali.
Di certo se fosse confermata l’ipotesi di giugno il presidente (e assessore alla Sanità) Emiliano sarebbe il protagonista di una campagna elettorale mediatica- mente sovraesposta a causa del suo ruolo di capo della task force regionale per l’emergenza Coronavirus. Una situazione di emergenza che dal punto di vista elettorale può essere un rischio, ma anche una opportunità per chi governa. L’opportunità è legata soltanto all’ipotesi in cui il sistema sanitario pugliese esca bene da questa situazione.
E gli altri candidati presidenti? I renziani di Italia Viva con uno slittamento della data potrebbero avere più tempo per scegliere il loro candidato. Stesso discorso per Mario Conca. Espulso dal Movimento 5 Stelle a febbraio, il consigliere regionale potrebbe così avere il tempo per preparare la coalizione di civiche alla guida della quale si candiderà governatore.
Su Antonella Laricchia, candidata presidente per il Movimento, pesa l’incognita del governo: il modo in cui la compagine giallorossa riuscirà ad affrontare l’emergenza potrebbe influenzare l’esito elettorale regionale. Quanto al centrodestra, il rinvio della data potrebbe regalare tempo per cercare un candidato presidente. Anche se questo può non essere un elemento positivo, visto che da mesi è in corso una battaglia fra la Lega, che punta su Nuccio Altieri, e Fratelli d’Italia, che propone Raffaele Fitto.
Antonello Cassano
repubblicabari