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Vico. Il C/virus non ferma la scuola. Lettera di una mamma.

Cara Preside Maria Taronna, cari Docenti, della classe I° B del liceo scientifico P.V. Marone di Vico del Gargano, in questo straordinario scenario apocalittico che stiamo vivendo, in cui impariamo a resettare le nostre vite per rimodularle all’emergenza, anche i rapporti scuola-famiglia sono cambiati. Noi genitori, ci stiamo abituando a figli che purtroppo non vanno a scuola, che non incontrano amici ed insegnanti, che non vivono più la socialità fisica all’interno di aule, di laboratori e palestre.

Questa esperienza cambierà per sempre la nostra percezione di individui, ma gli adolescenti reagiscono bene.

Si nutrono di musica e di libri, si adeguano a quello che è un linguaggio per loro naturale, quello on line, si adattano ad inventare la giornata con ciò che hanno a disposizione, attraverso l’ingenua capacità di vivere l’oggi, sicuri che … l’oggi basterà!

Noi genitori, che abbiamo riposto in loro le migliori aspettative e abbiamo immaginato il loro futuro come meta da raggiungere fruendo di tutti i doni che la società moderna offre, improvvisamente ci siamo sentiti defraudati di tutto questo. La pandemia sta togliendo le vite soprattutto ai più anziani, ma sta anche rubando ai nostri figli il tempo di poter vivere in democrazia e libertà, di poter decidere chi vorranno essere con la sola forza della volontà e dell’impegno, di poter viaggiare, di poter guardare agli scambi culturali come momento di crescita. Noi genitori siamo costretti a volgere lo sguardo al futuro con limiti e vincoli di ogni tipo, soprattutto per loro.

Non è questo che avremmo voluto. Ma è tempo di reagire, perché come diceva Einstein, “ la misura dell’intelligenza e di uscire dalla crisi è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”.

E il primo cambiamento ci è arrivato proprio dalla scuola: dalla capacità della Dirigente di attivare prontamente la “didattica a distanza”, assicurando il diritto all’istruzione per tutti. Gli studenti interagiscono via web con i loro docenti che, prima ancora di insegnare, hanno rafforzato in loro il senso di responsabilità e di solidarietà, affinché tutti vengano coinvolti da un forte senso di comunità umana, prima ancora che digitale.

Noi genitori siamo consapevoli che per preparare una lezione digitale di un’ora c’è dietro una lunga e scrupolosa preparazione da parte dell’insegnante: correggere compiti, elaborare e caricare materiale, costruire verifiche on line, farle live, scrivere nuove programmazioni e schede di valutazione. A tutto questo, si aggiunge lo sforzo di trasmettere un’empatia virtuale, molto più difficile da trasferire, rispetto a quello che una presenza fisica in classe assicurerebbe.

In tali contingenze, la didattica è diventata una sfida: un difficile equilibrio tra collegamento digitale sincrono e messaggi scritti e audio che assicurano gli studenti, che i loro insegnanti sono lì per loro, per seguirli, per incoraggiarli, indicandone i punti di forza e di debolezza, restituendo il lavoro fatto insieme con forum di discussione.

Anche in questa emergenza, assistiamo ad una scuola fatta bene, pur senza le pratiche tradizionali: una scuola cooperante e coordinata.

Gli insegnanti, da una parte garantiscono flessibilità ed apertura e dall’altra, con il necessario rispetto delle regole, danno agli studenti una nuova routine che li rassicura.

Questo importante messaggio arriva anche in famiglia. Ciò che ci spaventava come genitori, era che la loro preparazione potesse essere compromessa e compressa, ma stiamo apprezzando lo straordinario sforzo profuso da tutti i docenti, teso a garantire ai nostri figli la migliore istruzione possibile.

Un ringraziamento sentito va dunque alla Dirigente e agli insegnanti della classe I B scientifico. Tra loro, un particolare plauso va riconosciuto alla coordinatrice, prof.ssa Joanna Komornicka, perché fin da subito, ha cercato di colmare il divario digitale e l’iniquità sociale tra gli studenti sguarniti di dotazioni informatiche. Il suo altissimo profilo professionale, la passione per il lavoro che svolge in favore dei suoi studenti, rappresentano per noi genitori, fonte di orgoglio e di fiducia in una scuola che funziona e che è pronta a preparare i nostri figli ad essere cittadini migliori, performati al futuro che li attende, sicuri che un futuro ci sarà e sarà bellissimo.                    

Antonella Laganella