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San Marco in Lamis, “Il campamilismo becero fa solo male alla comunità garganica”

“La triste pagina di cronaca che ha interessato la dotta San Marco in Lamis: illustri, i palinsesti dei telegiornali nazionali ha messo in luce il campanilismo becero della comunità garganica e lo scotto dell’immediatezza della notizia che ha portato molti a scrivere senza neanche preoccuparsi di informarsi su cosa è realmente accaduto.

Si é scritto di messe, processioni e Via Crucis ma altro non era che un canto dello Stabat Mater comunitario e un affidamento della città sammarchese e del territorio garganico tutto alla Vergine Addolorata. L’amplificazione è stata istallata proprio per raggiungere i 13.146 sammarchesi che dai propri balconi, con un lumino acceso, hanno idealmente illuminato il cammino della Vergine e si sono stretti nel canto dello Stabat Mater per vivere un momento vitale per i sammarchesi in comunità, quel senso di comunità e patriottismo che settimane prima aveva portato gli italiani tutti, anche voi che puntate il dito, a stringerci e sentirci uniti nel cantare dagli stessi balconi magari l’Inno di Mameli”. E’ il commento di un cittadino sammarchese all’indomani di quanto successo nel centro garganico