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Padre Franco Moscone: “Il coronavirus non ha distrutto la mafia. Attenzione a non cadere nella rete dell’usura”

Il Coronavirus potrebbe aprire nuove opportunità alle mafie  e alla criminalità del Gargano.  Uno scenario già di per se cupo che potrebbe tracimare in devastante e uno scenario già di per sé cupo potrebbe persino tracimare in catastrofe. Il primo ad alzare la guardia è l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone che intervistato dal telegiornale di Teleblu ha esternato tutta la sua preoccupazione. “Purtroppo il coronavirus non ha distrutto la mafia, se fosse stato così almeno qualcosa di buono sarbbe avvenuto. I virus sociali come la mafia, la criminalità organizzata, il racket, l’usura credo rischino di rafforzarsi anche nel nostro Gargano in una situazione emergenziale come questa. Penso soprattutto all’usura, oltre che alla criminalità organizzata che avrà tutta la sua fantasia e gli interessi per riorganizzarsi e approffittare della situazione. E’ stato sempre così, non c’è da stupirsi. Occorre aprire maggiormente gli occhi per combattere tutto questo. Gli enti istituzionali, la politica, le Forze di Polizia non devono abbassare la guardia anche se ci sono altri problemi. E soprattutto i cittadini del nostro Gargano devono avere la forza di reagire e di non lasciarsi prendere da altro, cioè non scegliere vie che apparentemente in questo momento potrebbero sembrare le più facili per riaprire o per riavviare la propria attività. Perchè questi signori che offrono, offrono con interessi ed interesse. Quindi dietro c’è la mafia. Sto notando che c’è già chi sta approfittando aumentando prezzi, accaparrando beni e poi distribuendoli in forma scorretta”.