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A Peschici: si “spegne” la “fanoia”, si “accende” la polemica: “muore una Tradizione”!

È Francesco D’arenzo, un giovane attivista peschiciano, che alle prime luci di questa Vigilia del Santo da Padova, Antonio, su facebook, riporta la sua protesta, per la mancata considerazione avuta verso una tradizione antica. 

Qui di seguito, pubblichiamo il post integrale:

Mi sono chiesto, più volte, se serve a qualcosa farsi il cosiddetto “sangue amaro”, per salvaguardare la propria Terra, da piccole o grandi ingiustizie, che si riversano sotto gli occhi di tutti, in maniera subdola e faziosa. 

Anche se questo sfogo social non servirà a nulla, ho deciso comunque di esternarlo, visto e considerato che la democrazia non viene ancora catalogata nella lista “assembramento”, vocabolo utilizzato anche come scusante in alcune circostanze… 

È curioso, ad esempio, aver violato un dpcm in corso, riaprendo l’Auditorium Comunale “Paolo Granieri”, lo scorso 30 maggio, per la Veglia di Pentecoste, diretta con pace e amore. 

È ancora più curioso, altro esempio, lo spostamento immediato di location della Messa, in onore a Sant’Antonio da Padova, prevista per domani sabato 13 giugno, dalla Chiesa a P.zza Pertini, con le sedie di plastica già accatastate, benedette e pronte all’uso, frutto di un organizzazione pastorale impeccabile. 

È ancora, ancora più curioso, invece, annullare bruscamente l’accensione della tradizionale “fanoia”, prevista per stasera, senza porre alcun rimedio…come si è ben fatto, dagli stessi, minuziosamente, nei 2 “curiosi” esempi, sopra riportati. 

È ancora, ancora, ancora più curioso come solo ed esclusivamente nella Comunità peschiciana esistano parate a cielo aperto e funzioni tra le mura…di serie A, di serie B!!!

Per noi peschiciani il falò rappresenta un grande Cero da accendere a devozione del Santo. E mai, come ora, se ne sente il bisogno. 

Non c’è rispetto tra esseri umani, per i Defunti e tantomeno verso i Santi!!!

Decisioni ridicole. 

Con affetto, 

Un libero Cittadino