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MASSERIA AGROPOLIS, IL SIMBOLO DEL FALLIMENTO DI UNA CAPITANATA PIAGNUCOLONA

C’era una volta la Masseria Agropolis, una mega struttura costruita nel fondovalle di Monte Calvo con l’intento di diventare un grande polo turistico e agroalimentare. Di proprietà della Comunità Montana del Gargano fino a quando era in vita. 30 miliardi di vecchie lire buttati nel vicino pantano. Oggi è l’ennesima cattedrale nel deserto di una Capitanata miserabile, piagnucolona e sempre con il timore reverenziale addosso nei confronti del resto della Puglia. Abbandonata da decenni, depredata, allagata, ricettacolo di topi e di altri animali selvatici, è diventata il simbolo del fallimento della politica foggiana. Oggi, dopo la soppressione della Comunità Montana, se la rimpallano Regione Puglia e Comune di San Giovanni Rotondo. Sull’argomento, l’ingegnere De Meo, progettista di un interessante modello di rilancio della struttura, puntualmente bocciato dalla politica locale, è intervenuto su facebook .”Ricordiamo che alcuni privati volevano ristrutturarla e realizzare il più grande Campus cinematografico d’europa. Anni di stress dietro la p.a. Non c’è stato nulla da fare!! In Capitanata c’è il più alto tasso di disoccupazione d’Europa, non possiamo permetterci di perdere delle occasioni di sviluppo e opportunità. Da registrare lo Scarso l’impegno politico per la risoluzione del problema. Purtroppo non importa nulla a nessuno. Tutti coloro che avevano ed hanno responsabilità, si facessero un esame di coscienza”.