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Vieste/ Dice un proverbio: “Il lamentarsi non riempie camera vuota”.

Riceviamo e pubblichiamo.

Ma come non farlo, quando è manifesta la mancanza di visione prospettica per un settore: il Turismo, declamato come determinante per il Pil nazionale, ma poi di fatto dimenticato nelle scelte economiche. Può mai risolversi tutto nella concessione alle imprese di un obolo di € 600,00 mensili e l’esenzione di qualche tassa?

A fronte di una stagione estiva sin qui azzerata, e con una previsione accertata di un consistente calo di flussi turistici, se va bene, al 30% nei mesi di luglio e agosto, è corretto e morale rispondere con i pannicelli caldi sopracitati? Se una azienda ha fatturato cento nel 2019 e nel 2020 fattura trenta, come farà a pagare tasse arretrate, rottamazione di cartelle e quelle correnti, tutte rinviate entro l’anno? Quale piccolo e medio imprenditore potrà adempiere e rispettare i termini di pagamento?

Quali strategie mette in campo il Governo per rassicurare il popolo delle partite IVA che il futuro non sarà: pignoramenti e chiusura delle attività ? Quali strategie mette in campo la Regione Puglia? Basta un farraginoso Titolo II a condizioni impossibili o un microprestito? Gli imprenditori sono abituati a programmare strategie di mercato, investimenti, cura e abbellimento delle proprie aziende, ma in questa grave situazione di vuoto e mancanze di certezze, cosa devono fare: aspettare e morire?

Per questo invito i sindacati di Categoria a chiedere insistentemente al Governo Nazionale, alla Regione di non sprecare risorse a pioggia e senza obbiettivo, ma di assegnarle in modo adeguato e soprattutto mirando a sostenere le aziende che producono lavoro e economia. Come? Innanzitutto la Regione deve favorire nei prossimi decreti il ristoro per il fatturato perso dalle aziende del turismo estivo, ben sapendo che alla fine di agosto tutto si chiude e arrivederci all’anno prossimo.

Da settembre a maggio come si svolgerà la vita economica di tante famiglie? Inoltre, credo occorra un piano strategico per la nostra Provincia, che deve essere il risultato e sintesi di un confronto vero con tutti i soggetti interessati. La politica deve assumersi le responsabilità e finirla con atteggiamenti spocchiosi e supponenti, considerando il cittadino un suddito docile e obbediente.

Deve riprendere la vera missione: lo spirito di servizio a disposizione degli altri e non l’esercizio smodato di un potere effimero, temporale ed inutile. Serve, pertanto, come oggi è di moda, organizzare gli Stati Generali della ns. Provincia con i Comuni, Enti, Associazioni, Partiti politici con il preciso compito di produrre solo e soltanto azioni mirate e concrete per il rilancio della Capitanata. Non procediamo come si è fatto per il CIS Capitanata (Contratto Istituzionale di Sviluppo).

Ogni Comune ha tirato fuori dai cassetti vecchi progetti di lavori pubblici ordinari, alcuni forse poco utili, e non si è pensato a poche azioni strategiche di ampio respiro per l’intero territorio provinciale: come trasporti,ambiente e sicurezza. La mia riflessione è un modestissimo tentativo, forse pretenzioso, di proporre una positiva provocazione. Qualche volta è utile e opportuno dirci: Tutti per uno ed uno per Tutti, come Moschettieri di un unico Re: il Benessere della nostra Comunità.

Paolo Rosiello