“Le parole pronunciate nella campagna elettorale sono impegni presi con i cittadini e quando si cambia idea ci si scioglie da questi, dimettendosi e tornando al voto, esponendo l’idea diversa. Entrare in maggioranza per il M5S non si tratterebbe neppure di impegno di responsabilità per dare un Governo alla Regione: a Emiliano basta firmare le nomine, forte del premio di maggioranza”. Lo scrive in un post pubblicato sui social Antonella Laricchia, ex candidata presidente della Regione Puglia del M5S, confermando che “si e’ tenuta una riunione tra parlamentari, consiglieri regionali ed europarlamentari del Movimento 5 Stelle, per capire se accettare la proposta di Michele Emiliano di entrare in maggioranza con lui”. Laricchia evidenzia che non è chiaro se la proposta avanzata ai pentastellati nasca “da Michele Emiliano, come ha detto Vito Crimi, o è voluta dal M5S nazionale, come avrebbe detto Michele Emiliano ai miei 4 colleghi qualche giorno fa e come Vito Crimi non ha potuto smentire fino in fondo, pur dichiarando che certamente non derivava da lui. Io ho chiarito come la penso: se Emiliano vuole un confronto con le opposizioni, dovrebbe incontrare anche il centrodestra e dovrebbe farlo più alla luce del sole – sottolinea -. Se invece lo scopo è quello di formare una maggioranza diversa da quella che ha vinto le elezioni, credo sarebbe un’offesa alla volontà’ dei cittadini pugliesi. Chi ha votato il Movimento 5 Stelle Puglia non merita di temere di aver dato fiducia o forza a Emiliano con il suo voto, mentre magari voleva invece bocciarlo, scegliendo noi – aggiunge -.
Se un eletto con il M5S entrasse in maggioranza, che differenza ci sarebbe con uno dei tanti voltagabbana che, abbiamo criticato nella scorsa legislatura? Non basta sentirsi migliori di loro per essere migliori di loro. Non ritengo giusto che le tentazioni, umane e previste da chi ha creato una forza politica con regole ferree proprio per questo, di qualcuno al nostro interno debbano essere perdonate tentando di lavarsi la coscienza con il voto su Rousseau – conclude Laricchia -. Sarei curiosa di scoprire, se tornassimo al voto, dicendo che se vince Emiliano il M5S fa l’inciucio con lui, quanti di noi 5 Stelle sarebbero rieletti”.