Menu Chiudi

REGIONE/ PUGLIAPROMOZIONE VOLTA PAGINA. L’ASSESSORE BRAY: “IO PRONTO A CAMBIARE”

«Pugliapromozione, in base alla sua mission iniziale, ha lavorato bene, ma per il fu­turo dovrà approcciarsi diffe­rentemente. E necessario po­ter disporre di nuove energie e per questo chiederò al go­vernatore Michele Emiliano nuove risorse. L’agenzia do­vrà diventare la casa delle im­prese intenzionate a valoriz­zare il marchio Puglia». Così Massimo Bray, neo assessore al Turismo della Regione Pu­glia (dopo essere già stato ministro per i Beni e le Attivi­tà Culturali nel governo Let­ta), ha iniziato a «immagina­re» la Pugliapromozione che verrà. L’assessore, che ha co­municato di essere stato col­pito da problemi di salute («Devo dirvi – ha annunciato su Facebook – che ho un pro­blema alla vista e, per qual­che tempo, dovrò tenerlo sot­to controllo») contattato tele­fonicamente ha detto di non essere disponibile per inter­viste. Ma il contenuto della sua «riforma» è stato comunicato per sommi capi al partenariato Economico e Socia­le con gli esponenti di settore (organizzazioni datoriali e sindacali). La riunione, che si è tenuta giovedì scorso, è sta­ta l’occasione per presentarsi al comparto con l’intervento di una sessantina di parteci­panti. Bray, che ha parlato di lentezze europee nella pro­grammazione delle misure per il turismo, intende impo­stare il nuovo corso entro i primi quattro mesi del 2021 valorizzando le risorse inter­ne all’assessorato.

In fondo sono le stesse ca­tegorie a chiedere un cambio di passo. L’ha fatto nei gorni scorsi Federalberghi Puglia ricordando che il settore vive un periodo complicato e bi­sogna essere tempestivi. Ma anche Confindustria suggeri­sce di accelerare. Marina Lalli, presidente nazionale di Federturismo, in un’intervista al Corriere ha chiesto di «tor­nare a confrontarsi con il re­sto del mondo per non per­dere quel vantaggio competi­tivo che la Puglia, prima del­l’emergenza sanitaria, aveva ottenuto. A livello nazionale sono molto preoccupata, a li­vello locale mi aspetto che si inizi a lavorare presto, tanto il primo semestre del 2021 ce lo siamo giocato».

Dal punto di vista dell’azio­ne nell’ambito culturale l’ex ministro è intenzionato a ri­partire dalla tutela reale dei beni. Perché è questo il patri­monio dei cittadini e una leva fondamentale per la crescita. «In Puglia – ha proseguito Bray – ci sono molti siti cultu­rali abbandonati. Sarà neces­sario ripartire dal recupero di questi siti».

Più completa l’analisi dedi­cata al Turismo che, secondo l’assessore regionale, ha su­bito un crollo: «La pandemia ha ridotto il lavoro dell’80% generando cambiamenti nel­le abitudini dei cittadini. Cambiamenti che andranno valutati per proporre nuovi modelli di sviluppo». Non ul­timo l’utilizzo delle nuove tecnologie che risulta ancora poco centrale. «L’industria del turismo – ha sostenuto Bray – ha dovuto fare i conti con i grandi motori di ricerca del web; ha dovuto fronteg­giare i big dell’e-commerce». La soluzione? «Creare un portale – ha illustrato Bray – in grado di promuovere e valo­rizzare tutto il sistema Puglia (attualmente è on line Viag­giare in Puglia, ndr)».

Fondamentale anche il te­ma della formazione profes­sionale che è spesso è un aspetto sottovalutato. Molti investitori chiedono infra­strutture, ma soprattutto personale qualificato che sappia rapportarsi alle esi­genze del mercato qualifi­cando la filiera della ricettivi­tà. «Il turismo – ha concluso l’assessore – non può che scommettere sulla formazio­ne. È una sfida centrale da condurre potenziando il rap­porto tra il pubblico e il priva­to».

Vito Fatiguso

corrieremezzogiorno