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CORONAVIRUS/ LA PUGLIA CORRE: QUASI 5MILA VACCINI AL GIORNO, IN ITALIA MEZZO MILIONE GIÀ INIETTATI

La regione punta a esaurire entro i primi di febbraio le 95mila dosi previste

Sono 25.279 le somministrazioni di vaccino anti Covid Pfizer effettuate in Puglia sino al 7 gennaio. È stata quindi completamente esaurita la prima tranche di dosi consegnata lo scorso 31 dicembre, mentre il 7 la Puglia ha ricevuto le ulteriori 23mila dosi: in totale i flaconi consegnati sono 48.280. La «macchina vaccinale» pugliese è entrata a regime e, mediamente, ogni giorno vengono inoculate circa 5mila dosi. Questo significa che, salvo ritardi nella distribuzione dei vaccini e mantenendo questo ritmo, le 95mila dosi assegnate alla Puglia per la «Fase 1», quella riservata a operatori sanitari, Rsa e Rssa, potrebbe concludersi i primi giorni di febbraio.

«Con l’approvazione da parte di Aifa del vaccino di Moderna, da oggi abbiamo un’arma in più per combattere il Covid-19. A differenza di quello di Pfizer – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli – consente condizioni di conservazione a temperature standard di refrigerazione e potrà quindi essere somministrato anche dai medici di famiglia e dai pediatri. Questo consentirà di ampliare il numero dei medici vaccinatori e di avviare la fase di somministrazione alla platea dei pazienti più fragili. Perché ciò avvenga è essenziale che i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta vengano subito vaccinati» . Secondo Anelli, «stiamo riscontrando sul territorio una difformità nelle priorità di somministrazione dei vaccini che sta creando sconcerto tra gli operatori. Abbiamo ricevuto segnalazioni che in alcune strutture sono stati somministrati vaccini a operatori di una cooperativa di pulizie che lavora per la Asl Bari e ai loro parenti stretti, i quali correttamente lo hanno comunicato al proprio medico di famiglia, che suo malgrado non era stato vaccinato». Di qui l’invito all’assessore Lopalco «a dare precise disposizioni per eseguire il vaccino prioritariamente a tutti i medici, inclusi odontoiatri e liberi professionisti».

Ma l’assessore precisa che, chiusa la Fase 1, la Fase 2 delle vaccinazioni partirà dalle scuole. «Iniziamo la fase 2 della campagna vaccinale dalla scuola. Vaccinare gli insegnanti in estate avrà poco senso – spiega – visto che i risultati si avrebbero nell’anno scolastico 2021-22 quando, si spera, le ondate pandemiche saranno solo un brutto ricordo». Su Facebook l’assessore spiega che «i vantaggi sarebbero tanti: proteggere una popolazione a rischio di contagio e con molti portatori di fragilità; limitare i focolai scolastici; evitare l’interruzione dell’attività scolastica in presenza di uno o più studenti positivi; creare dei “blocchi” nelle catene di trasmissione che passano per la scuola. L’unica vera sicurezza contro il virus è la vaccinazione. Se davvero teniamo alla scuola – sottolinea – proteggiamola nella sua componente più importante». Quanto ai medici di base, sono 350 su circa 3.500 quelli che hanno chiesto alle Asl di essere esonerati dall’effettuare i test rapidi nei propri studi o in strutture messe a disposizione dalle Asl dichiarando di essere in «condizioni fisiche» tali da essere considerati «soggetti fragili» e quindi «a rischio». Durante la riunione tenuta ieri dalla Regione con i sindacati è stato confermato che dall’11 gennaio i medici di famiglia dovranno iniziare ad effettuare i tamponi rapidi, nei propri studi o in strutture individuate dalle Asl: in provincia di Bari sono 21 gli edifici individuati, altrettanti a Lecce, 20 nel Foggiano.

Sono oltre mezzo milione gli italiani vaccinati finora contro il Covid-19, secondo gli ultimi dati del Governo. L’Iss segnala
intanto «un incremento della velocità di crescita dei contagi» e auspica «misure più stringenti». L’indice Rt risale sopra 1. Il tasso di positività cala al 12,5%. Altri 620 i decessi. Da domani in zona arancione Calabria, Emilia Romagna, Lombardia,
Sicilia e Veneto. Dal 16 la stretta del nuovo dpcm, col divieto di spostamento anche tra regioni gialle.

gazzettamezzogiorno