«La prevenzione per vincere i tumori è vitale!», con queste parole il prof. Francesco Schittulli senologo-chirurgo del Mater Dei Hospital di Bari e presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha aperto il dibattito sull’attuale situazione dei tumori in Italia e le preoccupanti prospettive per il prossimo futuro sulla diffusione e mortalità del cancro nel nostro Paese.
Il Covid ha colpito drammaticamente l’Oncologia italiana e la avviata attività di diagnosi anticipata e di incremento progressivo delle guarigioni o lungo sopravvivenze in buona qualità di vita.
I cittadini non hanno potuto fruire di screening, di accertamenti specifici, di ricoveri, di chirurgia oncologica. Esami diagnostici e ricoveri ordinari sono calati di oltre il 20% e i day hospital sono calati al minimo. Nel 2020, 3 milioni di europei sono morti prematuramente di cancro, numero che potrebbe aumentare del 25% nel giro di un decennio, rendendo di fatto il cancro la prima causa di morte nell’Unione Europea. «La pandemia da Covid-19 – ha ribadito Schittulli alla vigilia della ricorrenza del 99esimo anno della fondazione Lilt (25 febbraio 1922) – ha incredibilmente ridimensionato il livello d’attenzione nei confronti della pandemia tumori, le cui drammatiche conseguenze, purtroppo, registreremo nei prossimi anni in termini di trattamenti, prognosi, quantità e qualità di vita—specie per i 5 tumori big killer: polmone, colon-retto, prostata, vescica e seno». In particolare, il prof. Schittulli si è soffermato sul cancro al seno riferendosi alla «recente approvazione europea dell’utilizzo di uno specifico farmaco (Tucatinib) per il trattamento delle oltre 37.000 donne italiane con tumore localmente avanzato o metastatico (HER2 positivo) che a tutt’oggi convivono con un carcinoma mammario. Da ricordare anche l’iniziativa di Bruxelles in occasione della “Giornata Mondiale contro il Cancro” (4 febbraio) che ha presentato un piano per potenziare in particolare la prevenzione, il trattamento e l’assistenza per i tumori, da finanziare, con 4 miliardi di euro. La Lilt è impegnata sempre più a diffondere la cultura della prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) come metodo di vita, perché il cancro, se diagnosticato precocemente, può essere sconfitto. Infatti, in Italia, quest’anno saranno oltre 4 milioni le persone tornate ad avere la stessa aspettativa di vita di chi non ha mai avuto una diagnosi di cancro. «I tumori non vanno in quarantena e si stima che, nel 2021, registreremo oltre 380.000 i nuovi casi di cancro in Italia, e 21 milioni le nuove diagnosi di cancro nel mondo. Numeri (purtroppo corrispondenti ad altrettante persone) – conclude il senologo Schittulli – in salita che hanno prodotto in Italia circa 183.200 morti di cancro nel 2020, che vede il carcinoma della mammella il più diagnosticato con 55.000 nuovi casi. Non ci si deve ammalare e morire di cancro perché – è l’appello rivolto da Schittulli – si tratta di malattia crudele ma guaribile in oltre l’80% dei casi se diagnosticato precocemente e che dovrebbe ormai smuovere concretamente le coscienze dei rappresentanti delle Istituzioni ad investire in salute e non in malattia».
N. Sim.