Menu Chiudi

LA RIPARTENZA DEL TURISMO TRA QUALITÀ E PROSSIMITÀ

Prossimità e qualità. So­no i due capisaldi indi­viduati dall’Osservato­rio nazionale dell’eco­nomia del turismo delle Camere di commercio. Al centro ci sono i territori. E si capisce, perché se da un lato c’è la prossimità, ovvero i luoghi attrattivi e raggiungibili, dall’altro spicca la qualità, e cioè la capacità di offrire servizi so­stenibili. Perché al momento della ripartenza è pur vero che si avrà una grande voglia di evadere e di riprendersi un pezzo di quésta vi­ta posticipata, ma è altrettanto ve­ro che il Paese (e quindi anche Foggia e la Capitanata nelle sue varie declinazioni), usciranno da ima situazione economico sociale non facile, con imprese falcidiate e posti di lavoro persi per strada o diventati ancora più precari.

E’ tuttavia fuori discussione che il turismo – voce importante per l’economia ed il prodotto in­terno lordo della provincia di Fog­gia – deve in ogni caso cercare di rimettersi in moto. I grandi centri che puntano sul turismo di massa, da Vieste alle Tremiti e alle altre importanti località del Gargano, sono da tempo sui mercati per opzionare prenotazioni e visitatori. Poi c’è l’altra faccia del turismo, quello della prossimità che, come sottolineato dall’Osservatorio per l’economia del turismo delle Ca­mere di commercio, mette al cen­tro i territori e nel caso della Ca­pitanata soprattutto le aree inter­ne (ma non solo sia chiaro), dal Gargano ai Monti dauni in par­ticolare. E qui ci si gioca qualcosa di importante perché si tratta di provare una ripartenza per comu­ni che sul turismo di prossimità e di qualità lavoravano da tempo: da Biccari a Orsara solo per fare qualche esempio. Ed allora serve anche una cabina di regia per non disperdere un patrimonio che va solo rinnovato e che sarà utile al turismo e all’economia delle aree interne, senza guerre di campa­nile. Prossimità e qualità in primo piano, quindi, ma la parola d’or­dine deve essere fare “sistema”.

Filippo Santigliano

gazzettacapitanata