Bonus affitto per il 2021 al locatore di un immobile adibito a uso abitativo, situato in un comune ad alta densità nel caso in cui si riduca l’importo del contratto di locazione, che deve costituire l’abitazione principale del conduttore, viene riconosciuto al proprietario un contributo a fondo perduto fino al 50 per cento della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro. Per accedere al contributo a fondo perduto il proprietario dell’immobile deve comunicare, per via telematica all’Agenzia delle Entrate, la rinegoziazione del canone mensile, in diminuzione ovviamente, e ogni altra informazione che può risultare utile ai fini dell’erogazione del bonus. I contratti di locazioni interessati dall’agevolazione, infatti, sono quelli in essere alla data del 29 ottobre 2020.
Dal primo luglio arriva l’assegno unico universale, una somma erogabile dall’Inps fino a 250 euro al mese per figlio dal VII mese al 21 esimo anno di età. In attesa del Decreto attuativo, il Governo vorrebbe riconoscere l’assegno unico per i figli come ha fatto finora per molti bonus, cioè sotto forma di credito d’imposta. I lavoratori con busta paga beneficeranno di uno “sconto” Irpef più sostanzioso delle attuali ritenute per figli a carico. Per chi è incapiente o svolge lavoro autonomo, potrebbe arrivare un pagamento diretto da parte dell’Inps. L’assegno universale si comporrà di una quota fissa e una variabile. La parte variabile, stando alle prime indiscrezioni, sarà determinata, oltre che dal coefficiente ISEE, anche dal numero dei figli e dall’età degli stessi.
La parte fissa, invece, spetterà a tutti i nuclei familiari indipendentemente dal valore ISEE. Se un figlio ha un’età inferiore ai 3 anni, ad esempio, in automatico verrà riconosciuto nell’assegno anche il bonus asilo nido.
Si chiamano ODR, Online dispute resolution, le misure che la Ue ha introdotto per risolvere extragiudizialmente le controversie tra imprese e consumatori originate dai contratti di beni e servizi stipulati online. La Commissione ha istituito e gestisce una piattaforma ODR europea per rendere gli acquisti online più sicuri e più equi tramite il ricorso a validi strumenti di risoluzione delle controversie. Si tratta di un sito web interattivo multilingue che consente ai consumatori di risolvere le controversie con le imprese in materia di acquisti online (nazionali o transfrontalieri). In particolare, sarà possibile discutere una soluzione al problema direttamente con un professionista o individuare un organismo di risoluzione delle controversie che si occupi del caso.
Per risolvere extragiudizialmente le controversie, i consumatori possono collegarsi alla piattaforma telematica ODR, gestita dalla Commissione europea e scegliere l’organismo a cui rivolgersi per risolvere la controversia e attivare la relativa procedura. La piattaforma ODR informerà l’azienda del reclamo del consumatore e, se questi accetta di utilizzare la procedura ODR, le parti dovranno concordare un organismo di risoluzione delle controversie cui affidare la gestione del caso. Trenta giorni a disposizione per accordarsi in tal senso e, in assenza di accordo, il caso sarà archiviato sulla piattaforma. L’organismo di risoluzione prescelto, invece, avrà 90 giorni (prorogabili in casi eccezionali) per aiutare a risolvere il problema.
Il compito di fornire assistenza ai consumatori in caso di controversie transfrontaliere sorte da un acquisto Online, nel nostro Paese è stato affidato ufficialmente al CEC (Centro Europeo Consumatori): il CEC aiuterà i consumatori a trovare la procedura ADR adatta alla controversia transfrontaliera, fornendo informazioni a proposito e durante tutto il corso della procedura stessa.
Si chiama «A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy» ed è il nuovo progetto dell’Agenzia delle Entrate per il controllo dell’elusione e dell’evasione fiscale, approvato da Bruxellesin vistadell’arrivo dei finanziamenti europei per la ripresa. Con l’uso delle nuove tecnologie, ed in particolare network Science, intelligenza artificiale e data visualization, l’Agenzia delle Entrate sarà in grado di sfruttare al meglio il patrimonio di dati che le proviene annualmente dalle dichiarazioni fiscali, dagli immobili censiti, dalle fatture elettroniche, dai versamenti F24. Il progetto è stato finanziato interamente dell’Unione Europea, attraverso lo Strumento di supporto Tecnico, un fondo dedicato alle riforme strutturali degli Stati membri nell’ambito dei piani di ripresa e resilienza.
Una multa di 5 milioni di euro è stata comminata dall’Antitrust a Autostrade Spa. La società non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza.
L’Antitrust ha accettato sulle autostrade A/16 Napoli-Canosa, A/14 Bologna-Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni con un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto più elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori. L’AGCM ha poi rilevato che sono risultate inadeguate sull’Autostrada A/14 Bologna-Taranto, allorché le informazioni fomite sono rivelate omissive, inadeguate, intempestive, insufficienti quanto al modo di diffusione e non idonee a compensare i disagi arrecati agli utenti.
Rimborsare e risarcire i consumatori danneggiati: la richiesta che l’associazione Codici ha avviato con una class action e una diffida inibitoria alla società Umask, produttrice di mascherine antiCovid, alla luce dell’ultimo durissimo intervento