Entro il 13 maggio si possono presentare emendamenti in ordine alla conversione in legge del
decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 (c.d. “decreto Riaperture”), recante misure urgenti per la
graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento
della diffusione dell’epidemia da COVID-19 (AC 3045).
CNA mantiene alta l’attenzione e prosegue il suo impegno verso i parlamentari, nonostante oggi
gran parte dell’Italia sia in zona gialla, affinché le storture presenti in quel decreto vengano
modificate in fase di conversione.
Anche la CNA della provincia di Foggia si mobilita per motivare i parlamentari di Capitanata ad un impegno chiaro IN difesa di una categoria che sta pagando un prezzo elevatissimo alla pandemia. Con una lettera a firma del direttore provinciale, dott. Antonio Trombetta, si chiede ai parlamentari di sostenere le due richieste emendative al decreto PREDISPOSTE DA CNA Nazionale.
“Partendo dalla considerazione che saloni di acconciatura e centri estetici rappresentano luoghi
sicuri per clienti, dipendenti ed imprenditori, chiediamo di restare aperti anche in zona rossa. La
chiusura infatti tiene aperta la strada agli abusivi, che entrano, di fatto, nelle abitazioni in
spregio di ogni misura di sicurezza, con il rischio che il virus si diffonda più facilmente.
Tenere aperto significa lavorare su appuntamento e nella piena osservanza dei protocolli non
ingenerando assembramenti, né tantomeno esponendo la clientela al contagio”. Dice Trombetta
nella nota. In secondo luogo si chiede di consentire la possibilità ai cittadini anche in zona arancione di potersi recare fuori dal proprio comune per fruire dei servizi alla persona. Tutto questo chiaramente ferme le disposizioni sull’autocertificazione.
Oggi la Puglia è in zona gialla. Gli artigiani sono ritornati a lavorare con le limitazioni previste dai protocolli di sicurezza ma non è ancora il tempo di cullarsi. La variazioni di colore possono
sopraggiungere inattese e per questo deve continuare la mobilitazione per cambiare le norme
sbagliate. CNA Foggia chiede ai parlamentari di Capitanata di farsi rappresentanti della richiesta di oltre 800 imprese che operano nei 64 comuni della provincia di Foggia con la consapevolezza che sono imprese che operano nella sicurezza e nell’interesse dei propri clienti.
Il direttore provinciale
dott. Antonio Trombetta