Menu Chiudi

CTS/ VIA LIBERA ALLE DISCOTECHE “SI TORNA A BALLARE CON GREEN PASS E RIGIDE MISURE”

Via libera del Comitato tecnico scientifico (Cts) alla riapertura in zona bianca delle discoteche, praticamente l’unica attività rimasta ancora chiusa in un’Italia che da lunedì, con la Valle d’Aosta che mancava all’appello, in base a un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, sarà tutta ‘bianca’ riaperta e senza obbligo di mascherine all’aperto. Gli esperti, nel parere che consegneranno al governo, non hanno però indicato una data per la riapertura dei locali da ballo: ciò spetterà all’esecutivo Draghi.  Il Cts ha anche fissato una serie di paletti: si potrà entrare in discoteca solo con il green pass (certificato di guarigione o di vaccinazione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti); andranno mantenuti i dati e i recapiti dei clienti per 14 giorni, in modo da consentire il tracciamento in caso di necessità, e gli ingressi saranno contingentati. Il Cts, secondo quanto trapela, avrebbe discusso anche di scuola e dei protocolli in vista della riapertura a settembre, in particolare delle misure di distanziamento nelle classi. Su tutto incombe l’incognita della variante Delta, che potrebbe far rivedere i piani nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

Decisioni improntata sul contesto epidemiologico

“Sulla riapertura delle discoteche la decisione è stata improntata al contesto epidemiologico ed alla gradualità: sono state individuate alcune raccomandazioni ma la data della riapertura è’ qualcosa che spetta al decisore politico ma il parere è positivo con alcuni paletti, come “il green pass” ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.

Costa “plausibile apertura entro i primi di luglio”

Per quanto riguarda la data delle riapertura, un’indicazione è arrivata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa “mi auguro che le discoteche possano riaprire gradualmente entro i primi 10 giorni di luglio, aveva detto prima della decisione del Cts, incontrando i giornalisti all’esterno del punto vaccinale. “Credo che sia giusto dare ai gestori una data certa per la ripartenza, in questo senso la politica si assuma la responsabilità che in questo caso è quello di dare una data”, ha aggiunto. “Sulle discoteche – ha aggiunto Costa – non dobbiamo fare l’errore di pensarle solo come luoghi di divertimento, perché sono delle vere e proprie aziende. È un comparto – ha detto ancora il sottosegretario – che conta 3mila locali, 100mila addetti e 2 miliardi di fatturato e merita come gli altri un’indicazione per pianificare una ripartenza e una riapertura. Tra l’altro i gestori non chiedono di poter aprire domani, ma di potersi organizzare.