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“LA REPUBBLICA”- BARI/ REPORT SUL TURISMO: IN CRESCITA LA COSTA GARGANICA, DOVE VIESTE FA DA MOTORE. PROVINCIA DI FOGGIA +104.000 ARRIVI CON VIESTE, PESCHICI E SAN GIOVANNI ROTONDO

La fonte è una elaborazione di Pugliapromozione sui dati del Sistema Puglia per l’osservatorio turistico). I dati 2021, al 6 settembre, sono parziali e provvisori e misurati sulle trasmissioni provenienti dal 68-70 per cento delle circa 8mila strutture ricettive iscritte al database regionale (80 per cento dei posti letto). Al consolidamento i dati degli arrivi potranno soltanto aumentare. Per il conteggio delle presenze dell’anno sono in corso i controlli sulla correttezza delle trasmissioni. I dati del mese di agosto 2021 non sono ancora disponibili e in fase di sostanziale aggiornamento. 

L’incremento della Bat è in ogni caso il minore rispetto alle altre province pugliesi: Lecce fa registrare un +109.000 arrivi con la stessa Lecce, Otranto e Gallipoli; Foggia +104.000 con Vieste, Peschici e San Giovanni Rotondo; Bari +86.000 con il capoluogo, Monopoli e Polignano a Mare; Brindisi +57.000 con Fasano, Ostuni e Carovigno; Taranto + 37.000, con il capoluogo jonico, Castellaneta e Martina Franca.

In totale, a luglio 2021 (rispetto al 2020) vi è stato un incremento dell’81,6 per cento della provenienza estera, del 39,4 quella italiana e del 44,4 totale.

Invece, nell’arco 2019-2021, vale a dire fra l’ultimo anno pre pandemia e l’attuale, le variazioni restano ancora in diminuzione: -72,3 per cento gli stranieri: -30,3 gli italiani; -42 il totale.

A luglio 2021, però, gli arrivi hanno superato la consistenza dello stesso periodo del 2019, con un significativo +1,5 per cento.

Le provenienze straniere sono, nell’ordine, da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Austria e Stati Uniti.

Per quanto riguarda la tipologia ricettiva, fra il 2020 ed il 2021 si registra un incremento del 41,2 per cento fra gli alberghi e del 44,4 per l’extralberghiero.

Il comparto ha già recuperato 18 punti percentuali in un anno, passando da una perdita del -60 per cento, registrata tra il 2019 e il 2020, al -42% tra il 2019 e il 2021, un calo che potrebbe essere recuperato a partire dal 2022 con la ripresa del turismo business, scolastico e di bassa stagione. 

Quanto all’attrattività dell’offerta turistica, in una scala da 1 a 10, prevalgono mare e spiagge (8,8), ed ancora paesaggi naturali, paesi caratteristici ed itinerari enogastronomici (8), arte e cultura (7,6), tradizioni culturali e musicali (7,5), artigianato (7,4), settore benessere e termale, luoghi di culto e religione (6,3), divertimento e vita notturna (6,2), attività sportive (5,9), business e congressi (4,8).

In un’indagine realizzata dall’istituto di statistica Swg risulta anche che, potendo scegliere un luogo in cui posizionarsi per lavorare a distanza per un certo periodo fra settembre e ottobre, la Puglia sarebbe la seconda regione d’Italia dopo la Toscana.