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LAGO VARANO – IL RECUPERO DI S. NICOLA IMBUTI. IDROVOLANTI, IL GARGANO PORTAEREI

Chi percorre la strada che da Cagnano porta al lago di Varano, si stupisce vedendo sulla riva un villaggio disabitato: è l’ex stazione idrovolanti “Ivo Mon­ti”. Centro di addestramento per piloti, e per il recupero e la ri­parazione di idroplani, l’idroscalo di san Nicola è ricordato come base militare strategica di notevole importanza per il controllo della costa dalmata Numerosissimi i voli effettuati, diurni e notturni, per esplorare le isole curzolane e per i soccorsi in Adriatico.

La storia dell’insediamento mi­litare è stata ricostruita da Maria Antonia Ferrante in “Memorie di guerra dall’Idroscalo” (Edizioni del Rosone, Foggia). I documenti reperiti dall’autrice presso l’archi­vio della Marina militare di Roma, utilizzati in chiave narrativa, trac­ciano l’iter della Stazione negli an­ni della prima guerra mondiale, gli eventi relativi all’insediamento, i lavori di cantiere, l’utilizzazione dei primi alloggi, l’organizzazione militare, i problemi che l’ammi­raglio Thaon de Revel e il co­mandante Ghe dovettero risol­vere, visto le caratteristiche sfavorevoli della zona, isolata e infestata dalle zanzare. L’anno 1915 trascorre tra la frenetica attività costrut­tiva e i primi mo­vimenti di per­lustrazione del- l’Adriatico.

Giorno dopo giorno, l’idro­scalo assume sempre più l’a­spetto di centro autonomo e autosufficiente. Sono ben curati i viali lungo i quali si allineano le palazzine a un piano, dall’elegante architettura di ispi­razione coloniale, disposte in dop­pia fila fino alla zona di decollo prossima all’hangar.

Oggi quelle «costruzioni mo­derne ed eleganti» si presentano in una condizione di estremo de­grado, «sgarrupate», per dirla con un linguaggio pregnante. Erbacce e sterpaglie hanno invaso le sca­linate d’accesso, i muri e perfino le terrazze delle palazzine, alcuni tetti sono crollati. In questo remoto e suggestivo lembo di terra ci sono anche i resti di un antico convento benedettini dell’anno 1058: San Nicola Imbuti. I monaci del Va­rano furono sotto la giurisdizione della potente badia di Kàlena (Pe­schici). Quale futuro per questo angolo suggestivo del Gargano, ricco di storia e di tradizioni?

Nell’ambito del processo di va­lorizzazione e dismissione del pa­trimonio immobiliare del ministe­ro della Difesa, il 20 maggio 2019 la ministra Elisabetta Trenta firmò un protocollo d’intesa con il Comune di Cagnano Varano e l’A­genzia del demanio, per la ces­sione di questa area della Marina militare, per restituirla alla col­lettività e farne occasione di ri­lancio e di crescita dell’economia locale.

Nulla di fatto. Soltanto la chiesa di Santa Barbara, costruita per i militari nel 1920 in posizione panoramica oltre la strada, scoper­chiata (e fino a una decina di anni fa vandalizzata), ha avuto un pic­colo restyling, con una raccolta di fondi da parte di un’associazione. La popolazione si è sensibilizzata.

Il 10 dicembre scorso, durante una conferenza stampa convocata a Palazzo Madama da Roberto Berardi, segretario della Commissio­ne difesa del Senato, e da Orazio Frigino, presidente dell’associa­zione aviazione marittima italiana, è stato firmato un memorandum tra alcune città italiane sedi di idroscali stori­ci. Hanno par­tecipato i sindaci e rappre­sentanti delle città che, a par­tire dagli anni ’20-30, ospita­rono importan­ti idroscali per attività militari e civili, dimen­ticati e andati in rovina: Sesto Calende (Va­rese), La Spe­zia, Pisa, Orbetello (Grosse­to), Bracciano (Roma), Ca­gnano Varano (Foggia), Augusta (Siracusa) e San Teodoro (Olbia).

Grazie a questo accordo nazio­nale, queste città potranno recu­perare le strutture, riqualificarle come centri aggregativi di storia e cultura aeronautica, con la rea­lizzazione di musei, l’organizza­zione di eventi e la creazione di scuole di volo e di servizi di tra­sporto turistico con idrovolanti. «È stata una grande giornata per la nostra città e immensa è la soddisfazione di collocare l’idro­scalo ‘Ivo Monti’ nel circuito na­zionale degli Idroscali Storici ita­liani. La storia come opportunità di sviluppo: noi ci crediamo», ha dichiarato Michele Coccia, asses­sore alla cultura, turismo e svi­luppo territoriale del comune di Cagnano Varano. Sarà veramente la volta buona per far rivivere l’i­droscalo “Ivo Monti”

maria teresa rauzino

edicolasud