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«CAPITANATA, LE RISERVA D’ACQUA CI SONO MA SONO VIETATI GLI SPRECHI»

«In Capitanata l’acqua resta sufficienti ma occorre evitare sprechi». E’ questo il succo del messaggio di un tavolo tenutosi presso la Prefettura di Foggia, che ha visto un confronto richiesto dall’Associazione Adcua OdV e dal Coordinamento delle associazioni per la Rinascita di Foggia presieduta da Walter Antonio Mancini. Oggetto della discussione «la prevenzione attiva dei rischi di approvvigionamento idrico legato alle siccità ricorrenti». Il movimento associazionistico ha avuto rassicurazioni dal Consorzio di Bonifica, come spiegato in una nota stampa: «Dalle analisi statistiche dei consumi idrici, la diga di Occhito conterrà in settembre una capacità di 90 mil/mc3  sufficienti per i mesi successivi sia per usi civili che irrigui, in previsione di una maggiore piovosità del periodo autunnale». Sulle previste opere della nuova diga di Piano dei Limiti e delle condotte di collegamento al Lago Liscione in Molise, l’ing. Di Nunzio del consorzio danno «ha evidenziato che queste nuove opere sono legate alla programmazione della Regione Puglia mentre il Consorzio di Bonifica provvede soltanto alla progettazione, ma certamente permetterebbero di realizzare sistemi ridondanti di raccolta e distribuzione tali da limitare i disagi alla popolazione e danni all’agricoltura nel periodi di siccità più grave».

A distanza di quattro anni, si è voluto verificare lo stato di attuazione e di implementazione di nuove opere e progetti e lo stato di efficienza dei serizi idrici integrati in Capitanata. Col prefetto vicario Salvatore Caccamo hanno occupato il tavolo della discussione i rappresentanti dell’Acquedotto Pugliese e del Consorzio di Bonifica di Capitanata.

In seguito ai quesiti posti dalle associazioni, Adcua OdV e il coordinamento delle associazioni per la Rinascita i Foggia hanno assicurato il loro impegno civile affinché la Regione Puglia responsabile della programmazione ed attuazione delle opere, intervenga per la loro realizzazione. I rappresentanti di AQP hanno a loro volta evidenziato come siano stati affrontati piani di risanamento delle reti idriche volti alla riduzione delle perdite nella distribuzione delle acque. Sono state inoltre realizzate ulteriori opere di accumulo delle acque da mettere in rete nei periodi più critici. Infine, per la depurazione, hanno confermato che gli investimenti realizzati sull’impianto di Foggia, garantiscono l’efficace completamento del ciclo di trattamento di tutela gli scarichi nel percorso delle acque depurate fino al Candelaro e alla costa, passaggio importante per la tutela del territorio e della sua vocazione turistica.

Attualmente grazie alla diga di Occhito,  la pressione in rete è di 30 metri di colonna d’acqua sufficiente ad una erogazione fino al 9° piano anche se, per Contratto di Servizio, quella garantita è di 5 metri di colonna d’acqua. Impianti di autoclave all’interno degli edifici condominiali servirebbero a garantire una buona riserva d’acqua giornaliera. Nel concludere l’incontro, il Prefetto vicario Caccamo ha sottolinato come «si siano messi in circolo dati, esperienze e iniziative che concorrono a migliorare il servizio idrico integrato sia per usi civili che irrigui».

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