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OTTOBRE COME LUGLIO. TEMPERATURE ESTIVE ANCHE IN AUTUNNO E LA GENTE SI CONCEDE QUALCHE GIORNO DI MARE. MA IL SETTORE NON E’ PRONTO.

Gargano, 1.238 strutture, solo 199 sono disponibili nel prossimo fine settimana. Patrimonio recettivo attivo solo pochi mesi.

E’ da poco finita la stagione balneare che sul Gargano ha registrato alti e bassi: se complessivamente la provincia di Foggia ha perso il 2% negli arrivi e il 4% delle presenze (fonte: Osservatorio Puglia-Promozione), Vieste brilla per la sua attrattività: con quasi 1,7 milioni di presenze e 255 mila arrivi, la località garganica si conferma la principale destinazione turistica di tutta la regione e consente alla Puglia di raggiungere risultati record con più di 10 milioni di presenze e 2 milioni di arrivi.

Proprio a Vieste continuano le iniziative che si sono allungate ben oltre le tipiche settimane estive, chiaro segno che l’amministrazione comunale tenta di realizzare la destagionalizzazione dei flussi turistici di cui tanto si parla. Eppure in queste settimane la cittadina garganica si sta lentamente spegnendo e giorno dopo giorno sono sempre meno le strutture che restano aperte, recettive e di ristorazione. In questo week end l’Attacco si è recato a Vieste e lungo la costa nord del Gargano per toccare con mano la situazione. Non è mancato il bel tempo, ovunque cielo terso e temperature vicine ai 30 gradi, condizioni più che propizie per attirare turisti. A colpo d’occhio si vede immediatamente che la ressa estiva ormai non è nemmeno lontanamente presente, ci sono ancora persone in giro, molti stranieri e italiani del Nord ma in numero contenuto. I ristoranti aperti sono la minor parte, il 10% del totale secondo una stima approssimativa.

Lidi e stabilimenti sono tutti sostanzialmente chiusi, di fatto ombrelloni in spiaggia non se ne vedono più, al contrario dei bagnanti invece che si muniscono di sedie e sdraio da viaggio e si intrattengono sui numerosi arenili del promontorio. L’acqua ancora tiepida consente agli irriducibili di fare il bagno senza particolari shock termici. Più ristoranti aperti e più movimento dì persone si è registrato tra Rodi e San Menaio, anche qui molti locali hanno già chiuso i battenti dal mese scorso ma tanti invece sono rimasti aperti, a conti fatti gli stessi che di solito sono operativi anche in inverno per quella clientela affezionata al Gargano che non si priva della passeggiata al mare neppure nei mesi più freddi. Ed infatti è sempre difficile in quella zona trovare un tavolo libero per il pranzo domenicale senza aver prenotato con un discreto anticipo. Alcuni esercenti hanno deciso di restare aperti fino al ponte di Tutti i Santi, dead line per la chiusura della stagione 2022.

Se in qualche modo si riesce a trovare un posto in cui mangiare, più sconsolante è il panorama se si guarda alle strutture recettive. Facendo una ricognizione (ieri mattina, ndr) su uno dei motori di ricerca più usati per prenotare le vacanze, Boo-king.com, sul Gargano la scelta è molto limitata.

Erano complessivamente 199 le strutture che il sito ha trovato sul Gargano nel periodo che va da venerdì 28 ottobre a mercoledì 2 novembre. Si tratta del primo ponte dopo la stagione estiva, durante il quale Federalberghi stima si sposteranno circa 12 milioni di italiani. Booking riferisce inoltre che il 73% delle strutture non sono disponibili per le date selezionate. La ricerca è stata fatta per il pernottamento di due persone.

A farla da padrona è ancora una volta Vieste con 54 strutture disponibili, segue Peschici con 37, al terzo posto Manfredonia con 28 strutture aperte. C’è poi Mattinata che ha 16 strutture ricettive disponibili, Rodi Garganico.

l’attacco