Tre milioni e duecento mila euro. È quanto la Regione intende investire per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e degli itinerari culturali di Puglia. Si tratta di un programma di interventi che, a partire dal 2023, intende valorizzare le aree extraurbane – interne e costiere – di vari comuni pugliesi, con la realizzazione della segnaletica, delle aree di sosta, di installazioni artistiche e di cartelli informativi e di benvenuto sulla Via Francigena e lungo gli altri “cammini” della Puglia. Ma anche attraverso il recupero di edifici pubblici per la creazione di ostelli e la messa in sicurezza dei percorsi.
«Quasi la metà degli italiani – dice l’assessore Gianfranco Lopane – desidera vivere esperienze di turismo lento a contatto con la natura, con un’attenzione particola
re alla sostenibilità, soprattutto tra gli under 40. La Puglia è pronta a cogliere queste opportunità destinando risorse allo sviluppo dei cammini e al turismo sostenibile».
Il sistema integrato dei cammini e degli itinerari culturali pugliesi è un prodotto turistico nato da poco, ma su cui c’è una particolare attenzione per i riflessi positivi che genere su ambiente, economia dei territori e qualità della vita dei residenti, in particolare con la mitigazione del sovraffollamento turistico. In Italia cresce sempre più il numero dei “cammini” e di “credenziali”, cioè i passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento: questi sono oltre 59mila, mentre nel 2017 erano 23mila L’indotto stimato sulla base delle credenziali distribuite è di circa 27 milioni di euro, che arrivano a 52 se si considera la totalità dei camminatori.