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PESCHICI/ MINACCE DI MORTE A SINDACO E DIRIGENTE IMPREGICO, DUE ARRESTI. “SCELTE ALL’INSEGNA DELLA LEGALITÀ”

Nel mirino il servizio di raccolta rifiuti, i malviventi avrebbero preteso il ritorno della vecchia impresa. “Con nuova ditta migliorata qualità della vita dei cittadini”.

“Quando un sindaco si muove per la vera legalità, arrivano i risultati”, questo il commento di Luigi D’Arenzo all’indomani dei due arresti eseguiti nei confronti di un peschiciano e di un foggiano, con l’accusa di aver minacciato di morte lo stesso primo cittadino della città garganica, la sua famiglia e il responsabile del servizio della raccolta rifiuti gestito dalla Impregico.

A quanto trapela, i due arrestati pretendeva­no il ritorno della vecchia ditta, rimossa pro­prio da D’Arenzo, sostituzione disposta come uno dei primissimi atti da Sindaco.

La vicenda dei rifiuti a Pe­schici è stata lungamente approfondita. Po­co meno di un anno fa, a giugno 2023 D’Arenzo che con una vittoria elettorale schiacciante ha chiuso il regno di Franco Tavaglione nel centro garganico, ha messo mano all’annosa questione della raccolta rifiuti in paese.

Come è noto, a gestire il servizio era la Ecogreen di Campobasso dopo essersi riaggiu­dicata la commessa a febbraio del 2021, va­lore dell’appalto: 4.524.024,92 euro, Iva esclusa. La gara europea era stata espleta­ta dalla stazione unica appaltante in Provin­cia, pubblicata a marzo del 2020 e aggiudi­cata con il criterio dell’offerta economica­mente più vantaggiosa.

Ma già in quel mo­mento la ditta era in concordato preventivo, partito nel 2019, a seguito del quale è inter­venuto il fallimento decretato dal Tribunale di Campobasso con contestuale nomina del curatore. La stessa azienda nel corso degli anni ha subito anche una serie di attentati in­cendiari, a mezzi e proprietà.

Queste criticità hanno avuto ripercussioni sui lavoratori e sulla qualità del servizio: nu­merose le segnalazioni da parte dei cittadini circa la presenza di rifiuti e cattivi odori, an­cora di più durante i mesi estivi con la pre­senza di migliaia di turisti.

Le difficoltà economiche della Ecogreen si sarebbero poi ripercosse sulla qualità del servizio, avevano fatto notare alcuni lavoratori: mezzi non idonei, at­trezzature insufficienti e scarsa motivazione negli operai che facevano fatica ad affronta­re a cuor leggero i rischi che il proprio lavoro comporta.

Basti pensare al fatto che in pas­sato hanno dovuto sopportare lunghe atte­se prima di ricevere il pagamento delle loro retribuzioni. C’è poi il singolare caso della sanzione comminata dai carabinieri all’auti­sta del mezzo per la raccolta rifiuti perché privo della assicurazione Rea, mancanza che ha determinato anche la decurtazione dei punti dalla patente dell’operaio.

Proprio per questa serie di ragioni il primo cittadino nel giro di una decina di giorni dalla sua elezione ha trovato il modo di sostituire l’azienda molisana con la Impregico di Ta­ranto, attraverso l’adozione di un’apposita ordinanza sindacale.

“Rivendico la bontà di quella scelta – ha rin­carato la dose il Sindaco -, il servizio era in­decoroso, i lavoratori in difficoltà e i cittadini insoddisfatti. Quello che abbiamo fatto noi non è stato altro che affidare il servizio ad un altro operatore economico senza peraltro modificare in alcun modo le condizioni con­trattuali precedenti.

Questo significa che a parità di capitolato d’appalto con una ditta il servizio non funzionava, con l’altra sì. Sen­za contare che erano pervenute in Comune 47 contestazioni, cosa che avrebbe dovuto determinare l’intervento del mio predeces­sore. Bisognerebbe forse capire perché non abbia adottato le dovute contromisure”.

Dopo l’ordinanza sindacale sono scattati anche gli esposti, ad Anac e Procura, che contestano all’amministrazione comunale il fatto di non aver espletato una nuova gara. Ma anche su questo fronte il primo cittadino si mostra tranquillo.

“La verità è che è stata migliorata la qualità della vita dei peschiciani grazie a quella de­cisione, non solo durante la stagione estiva quando qui dimorano almeno 50,60 mila tu­risti contemporaneamente ma anche negli altri periodi dell’anno. Dirò di più: spero di poter continuare con questa ordinanza fino a che non sarà l’Aro Foggia 5 (ambito di rac­colta ottimale, ndr) in cui ricade Peschici ad effettuare la nuova procedura ad evidenza pubblica, credo che sia la soluzione migliore per appaltare un servizio così delicato.

A tal proposito abbiamo provato a dare una acce­lerata in questa direzione e ringrazio per questo anche il commissario ad acta degli Aro della Regione Puglia, Giovanni Cam­pobasso”, ha aggiunto D’Arenzo. Evidentemente qualcuno non ha gradito le mosse della nuova amministrazione e ha provato a forzare scelte diverse con sistemi violenti e malavitosi.

Abbiamo denunciato immediatamente, su­bito dopo gli episodi di minaccia e la risposta delle forze dell’ordine e della magistratura è stata altrettanto rapida, per questo tengo a ringraziare tut­ti i rappresentanti dello Stato, in primis il comandante pro­vinciale dei carabinieri Miche­le Miulli”.

Le indagini comunque prose­guono e non si possono esclu­dere ulteriori sviluppi.

l’attacco